Non profit

Mattoni, microchip e tanto cuore

Hanno aperto i battenti a una settimana una dall’altro: sono la Cascina Bellaria e il nuovo Centro di Lesmo. Pensati per diverse disabilità. Due strutture modello.

di Benedetta Verrini

Due progetti nati da lontano, costruiti nell?arco di più di dieci anni, con la tenacia che solo chi lavora nella solidarietà (e deve raccogliere fondi) ben conosce. Due realtà, quelle di Cascina Bellaria di Atlha e del Centro socio-riabilitativo di Lesmo della Lega del Filo d?Oro, che sono state inaugurate quasi negli stessi giorni e partono con un?unica, grande visione: solidarietà e assistenza devono essere all?avanguardia e avere a disposizione le più avanzate tecnologie. E, soprattutto, devono ?contaminarsi? con il territorio, essere affacciate sul mondo e sulla città. Cascina Bellaria è un bellissimo avamposto di creatività e socialità dentro il verde del parco Trenno a Milano. Risponde alla filosofia che da sempre anima Atlha: l?integrazione delle persone disabili passa anche attraverso la pienezza e la qualità della vita, formazione, tempo libero gratificante. Appena oltre il viale d?ingresso, con la sua sala polifunzionale, due comunità alloggio, i laboratori, la sala convegni, la piscina olimpionica e i campi da calcetto, la Cascina promette di diventare un punto di riferimento per la socializzazione di persone disabili e non. A poca distanza da Arcore, nel cuore verde e ordinato della Brianza, c?è invece la struttura di Lesmo, che occupa un?area di 46mila metri quadrati tra un parco e sei palazzine dalle facciate colorate. è nata per dare una risposta completa e globale alle esigenze di vita di una particolare categoria di disabili, le persone sordocieche e i disabili pluriminorati psicosensoriali di cui la Lega del Filo d?Oro si occupa da più di 40 anni. Verde più tecnologia Anche in questo caso, l?attenzione a diventare una ?finestra? sulla comunità è stata grandissima: il Centro di Lesmo è stato progettato tenendo conto dell?impatto ambientale, con particolare attenzione al problema energetico. Un elemento importante, nel parco che lo circonda, è costituito dalla rete dei percorsi pedonali attrezzati, che si sviluppa in modo capillare nel verde. Sono stati previsti percorsi tematici e didattici capaci di stimolare le percezioni degli utenti (il percorso degli odori e il percorso dell?acqua), e poi il Centro prevede un?area a giardino aperta al pubblico, in cui anche gli abitanti della zona potranno usufruire di un nuovo spazio attrezzato. Due poli di socialità, nel verde, dove l?alta tecnologia è parte integrante della vita e delle attività quotidiane. A Cascina Bellaria la domotica è già una realtà: al primo piano c?è un?unità abitativa residenziale sperimentale, con tre stanze e servizi igienici indipendenti, nate per offrire ai giovani con gravi disabilità un?opportunità di casa alternativa all?istituto. Saranno gli ospiti stessi, a seconda delle proprie ?abilità?, a poter ?controllare? ogni dispositivo della casa: finestre motorizzate, a comando remoto, per l?oscuramento e la gestione della luce solare, porte scorrevoli, dispositivi per il controllo della temperatura e dell?illuminazione, sensori antiallagamento e di fumo. A Lesmo, nelle palazzine che ospitano le unità residenziali, ogni particolare è stato pensato per accogliere e garantire autonomia a una persona con specifiche disabilità: tutti i corridoi e i percorsi interni sono attrezzati con corrimani e segnali a pavimento. In corrispondenza delle porte si trovano sistemi di riconoscimento tattile e visivo. L?acustica degli ambienti è stata studiata in modo da evitare fenomeni di rimbombo e grande importanza hanno anche l?illuminazione e la scelta dei colori interni di ciascuna palazzina.

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