Volontariato

Cisl su dati Ocse: c’è crisi perché è mancata concertazione

E' questo il commento del Segretario Confederale della Cisl, Raffaele Bonanni sui dati forniti oggi dall'Ocse

di Paolo Manzo

“Se il Governo Berlusconi avesse praticato seriamente la politica di concertazione con le parti sociali non ci troveremmo oggi di fronte a questa impietosa sentenza dell’Ocse”. E’ questo il commento del Segretario Confederale della Cisl, Raffaele Bonanni sui dati forniti oggi dall’Ocse. “Il nostro paese negli anni scorsi aveva raggiunto traguardi importanti e significativi, grazie alla concertazione e alla politica dei redditi, attraverso riforme economiche significative concordate con il sindacato. Negli ultimi anni si è abbandonata questa politica. Non si è fatta l’operazione verità sui conti pubblici che il sindacato ha ripetutamente chiesto al Governo. Quanti soldi sono entrati infatti nelle casse dello stato con le privatizzazioni? Dove sono andati a finire i “gioielli di famiglia” che dovevano risanare il bilancio pubblico? Nessuno lo sa. Questo è il vero “buco nero” su cui occorre fare trasparenza. Bisognava poi completare quella riforma del mercato del lavoro che anche l’Ocse ha apprezzato , prevedendo ammortizzatori sociali specifici per le flessibilità che avevamo concordato. Non c’è stato alcun controllo dei prezzi e delle tariffe pubbliche e private da parte dello Stato. Si sono abbandonati i ceti medi, i lavoratori ed i pensionati alla mercè degli speculatori che hanno raddoppiato i prezzi in maniera irresponsabile, impoverendo il paese. Non si sono rinnovati i contratti alle scadenze prefissate, causando una perdita del valore delle retribuzioni ed una crisi dei consumi. Tutto è stato lasciato nelle mani del mercato, senza una guida politica responsabile. Anche l’Ocse riconosce che per risollevare il paese occorrerebbe un “patto sociale”. Ma per fare i patti bisogna fissare insieme gli obiettivi, e poi comportarsi in coerenza per il raggiungimento di questi obiettivi: proprio quello che questo Governo non ha mai voluto fare, avendo considerato la concertazione una consultazione o al massimo un optional. ”


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