Formazione
Barbie cattiva, minori sfruttati in fabbrica messicana
La stessa Mattel ha aperto un'inchiesta, ma intanto ha chiuso il sito produttivo italiano
Anche la Barbie può far male. Ai ragazzi di appena 13 anni che le producono in una fabbrica messicana fornitrice su licenza della Mattel, il colosso americano dei giocattoli. Lo riferisce il sito rsinews.it.
La denuncia arriva dai sindacati messicani, i quali affermando che i minori lavorano per più di nove ore al giorno, mentre la legge messicana impone il limite di sei ore per i minori di 16 anni.
La denuncia è venuta nel corso di una vertenza sindacale, che dura da un mese, condotta da 60 lavoratori di una fabbrica della società statunitense-messicana Rubie?s, con sede a New York, localizzata a Tepeji del Rio, nel Messico centrale.
Rubie?s respinge le accuse, ma Mattel ha aperto un?indagine e ha dichiarato di aver riscontrato un caso di lavoro minorile di un quindicenne, in contrasto con il codice di comportamento richiesto ai propri fornitori.
I sindacati, che hanno preannunciato la presentazione di filmati e testimoni sull?impiego di minori nella fabbrica, denunciano anche le pessime condizioni igieniche e di sicurezza, il fatto che le donne debbano portare un test di gravidanza negativo e che i lavoratori vengano chiusi all?interno dei locali.
Nelle manifestazioni quotidiane davanti alla fabbrica, ci sono anche quattro bambini di meno di 15 anni, una delle quali ha testimoniato che il datore di lavoro le ha ordinato di mentire sulla propria età.
Lo scorso gennaio Mattel ha annunciato la chiusura dello stabilimento italiano di Oleggio Castello, in provincia di Novara, in funzione dal 1969, la cui produzione viene trasferita in Cina. Stessa sorte per gli impianti in Romania e Repubblica Ceca.
Un mese fa Mattel ha annunciato un accordo di partnership biennale con Save the Children, per programmi di educazione per i bambini in alcune aree particolarmente sfavorite degli Stati Uniti, nonché in Asia, Africa e Medio Oriente, con una donazione iniziale di 600.000 dollari.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.