Sostenibilità

Pronti, via: domande, sogni, riflessioni (ed errori) da fare o evitare

Una discussione in classe prima di partire, qualche uscita di allenamento, la comunicazione dell’esperienza. Ma attenti alle aspettative esagerate.

di Redazione

A partire dal rapporto che i ragazzi hanno nel quotidiano con i temi legati all?esistenza delle aree protette può essere impostato un lavoro che, semplificando, potrebbe prevedere alcuni momenti prima, durante e dopo la visita al parco. Prima: l?immaginazione Prima della visita, avviate una riflessione tra i ragazzi sull?importanza delle aree protette. Potranno essere vari i temi di discussione: quale immagine abbiamo di un parco? I parchi hanno valore oppure sono zone senza valore? Quali sono le cose belle e le cose brutte di un parco? I parchi sono solo rifugi per la fauna? Che cosa è un?area protetta? Perché si istituisce un?area protetta? Cosa abbiamo sentito dire del ?nostro? parco? Da chi? Se il parco fosse mio cosa farei? Come prendersi cura del parco? Quali azioni concrete intraprendere? Chi le deve condurre? Cosa scriveresti, cosa consiglieresti a un amico? Ai genitori, a un nonno? E al sindaco? È possibile poi redigere un inventario delle proposte dei ragazzi. L?idea di ?nostro?, riferita al parco, può valere sia per ragazzi che nel parco vivono, sia per ragazzi che ne sono geograficamente lontani, ma che se ne ?impossessano? dal punto di vista affettivo o addirittura organizzano una sorta di adozione (club ?Amici del parco…?, per esempio). Sempre prima della visita, suggeriamo una fase dedicata agli approfondimenti. I quesiti precedenti possono diventare le tappe di un percorso che, partito dal vissuto dei ragazzi, prosegue con una serie di approfondimenti attraverso inchieste, letture, interviste, richieste di informazioni, brevi uscite di ?allenamento? all?osservazione del territorio. Le tematiche indagate potranno riguardare gli aspetti naturalistici, storici, culturali, antropologici, economici, paesaggistici, architettonici, legislativi, tradizionali del mondo del parco, interessando di conseguenza diverse discipline. Durante: il contatto È il momento del contatto diretto. Il viaggio, iniziato sui libri e nell?immaginazione dei ragazzi, diviene qui reale, e permette l?osservazione e lo studio della natura in ambienti integri. Di uguale importanza educativa è il contatto diretto con modelli di vita in cui è possibile organizzare sistemi economici e sociali in armonia con l?ambiente. Dopo: il recupero In questa fase dovranno essere riordinate le idee alla luce delle nuove esperienze. Potrà essere utile riproporre la discussione di apertura, magari sottoponendo ai ragazzi gli stessi quesiti e mettere a confronto i risultati. In questa fase potranno essere elaborate idee per il futuro del parco studiato, oppure si potranno mettere a punto progetti per modelli di sviluppo per nuove aree da proteggere individuate dai ragazzi. Un?altra fase potrebbe essere programmare un momento di comunicazione e di pubblicizzazione delle proposte eventualmente formulate. Attraverso una mostra, comunicati stampa, rappresentazione teatrale, realizzazione di pagine web, festa o altro ancora, i ragazzi potranno comunicare i risultati dell?attività coinvolgendo i genitori e tutti i cittadini. La natura: non solo nel parco Visitando un parco, uno degli errori da evitare è quello di credere di andare in un posto unico. Anche se un?area protetta ha peculiarità naturali di altissimo valore, o vi sopravvive un raro animale, si tratta comunque di un luogo che può avere caratteristiche simili ad altri. Una faggeta è sempre una faggeta, sia che si trovi entro i confini di un parco, sia quando ne è al di fuori. Un fiume è sempre lo stesso, sia quando scorre dentro un?area protetta, sia quando lo incontriamo ?fuori?. La visita vissuta come evento straordinario, in un luogo ritenuto unico e in cui si trova, ?soltanto lì?, la natura, può presentare il rischio di contrapporre il parco all?ambiente di vita quotidiana, facendo ritenere la natura intorno a casa meno dignitosa e meno bella perché non protetta. Creando aspettative e proponendo attività durante la visita ad un?area protetta si dovrebbero quindi promuovere esperienze riproducibili anche nel quotidiano, superando, in pratica, l?idea di parco come santuario della natura, in cui il concetto di ?conservare? è spesso scambiato con il concetto di ?racchiudere cose rare?. Certo, la visione di un evento geomorfologico unico o di una specie animale molto rara costituiscono un momento importante, ma eccezionale ed episodico; il contatto globale e personale con l?ambiente in cui il fenomeno si verifica o in cui l?animale vive sono il vero momento importante di conoscenza e di presa di coscienza del mondo naturale. In questo modo è possibile recuperare l?obiettivo primario dell?educazione ambientale che, partendo dalle esperienze vissute nell?ambiente, tende a sviluppare in ciascuno un rapporto personale e affettivo con il territorio. L?interesse e l?amore per la natura dovrebbero poi influenzare positivamente i comportamenti di tutti i giorni e in ogni luogo. Risorse in rete www.parks.it È il sito ufficiale dei parchi italiani, dove si trovano notizie e informazioni sui parchi nazionali e regionali e sulle riserve italiane. Ci sono anche le indicazioni per raggiungere via Internet quasi tutti i parchi del mondo. www.wwf.it/oasi/home.asp Ecco un?occasione per scoprire le oltre 130 oasi del WWF in Italia, veri e propri gioielli che proteggono un patrimonio di incredibile ricchezza e varietà. www.nps.gov/yell/home.htm(in inglese) Il parco nazionale di Yellowstone è il primo parco istituito nel mondo. Questo è il sito ufficiale di questo grande ?nonno? americano, nato nel 1872. www.serengeti.org (inglese e tedesco) Siamo in Africa, nel parco nazionale del Serengeti, in Tanzania. Il sito è emozionante fin dalla prima pagina, con splendide foto che cambiano ogni ora. Ci sono anche dei divertenti giochi sugli animali. www.parchiletterari.com/index.php I parchi letterari sono istituiti in un territorio dove un autore ha vissuto o ha assorbito l?atmosfera che lo ha portato a scrivere le sue opere. Un modo nuovo per esplorare l?ambiente.


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