Cultura

Rwanda: Benedetto XVI, “dopo il genocidio, per una Chiesa di riconciliazione”

Il Papa accoglie in udienza i vescovi rwandesi invitandoli a diffondere "una pastorale di prossimità" contro la "diffusione delle sette"

di Joshua Massarenti

Benedetto XVI ha incoraggiato oggi gli 8 vescovi rwandesi ricevuti al termine della visita ad limina a operare e sostenere una chiesa che, dopo la tragedia del genocidio del 1994, sia fortemente impegnata a ricostruire fraternità e riconciliazione. Breve e intenso il discorso di Papa Ratzinger ai vescovi attraverso i quali – ha detto – ”io indirizzo un saluto affettuoso alle vostre comunita’, esortando i preti e i fedeli, duramente provati dal genocidio del 1994 e dalle sue conseguenze, a restare fermi nella fede, a perseverare nella speranza che dona il Cristo risuscitato, superando ogni tentazione di scorramento. Possa lo Spirito di Pentecoste, sparso su tutto l’universo, fecondare gli sforzi di quanti si impegnano a edificare la fraternita’ tra tutti i rwandesi, in uno spirito di verità e di giustizia”. E poi il pontefice ha aggiunto: ”Per lavorare attivamente alla pace e alla riconciliazione, voi privilegiate soprattutto una pastorale di prossimita’, fondata sull’impegno di piccole comunita’ di laici nella pastorale missionaria della Chiesa, in armonia con i pastori. Vi incoraggio a sostenere queste comunita’, affinche’ i fedeli accolgano le verita’ della fede e le sue esigenze, sviluppando anche cosi’ una vita spirituale ecclesiale e spirituale piu’ forte, senza lasciarsi distrarre dal Vangelo di Cristo, specialmente dalle numerose sette presenti nel paese. Lavorate senza sosta affinche’ il vangelo penetri sempre piu’ profondamente il cuore e l’esistenza dei credenti, invitando i fedeli ad assumere sempre piu’ la loro responsabilita’ nella societa’, in particolare nell’ambito poltiico ed economico, con un senso morale nutrito dal vangelo e dalla dottrina sociale della Chiesa”.

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