Non profit

Consigli utili per chi lascia il profit

Se per fare un periodo di prova si chiede l’aspettativa per motivi personali non si deve esplicitare il perché

di Giulio D'Imperio

Lavoro in una multinazionale for profit con contratto a tempo indeterminato e mi occupo di pianificazione e controllo di gestione. Svolgendo (nel tempo libero che rimane) anche attività di volontariato professionale in un?associazione che mi ha proposto una collaborazione a tempo pieno, vorrei sapere se è possibile chiedere alla mia azienda un periodo di aspettativa non retribuita per poter sperimentare il lavoro nel non profit e, in un secondo tempo, prendere una decisione definitiva. Annalisa C. (email) Risponde Giulio D?Imperio Per prima cosa non posso che complimentarmi per la scelta coraggiosa che intende effettuare. È chiaro che la sua intenzione è quella di valutare, da quello che ho capito, se la scelta che si appresta ad effettuare è giusta per quelle che sono le sue esigenze e aspettative. Per poter far ciò può richiedere un?aspettativa non retribuita per motivi personali, per cui nessuno è tenuto a specificare le motivazioni. Per quanto attiene alla regolamentazione di tale istituto, posso dirle che in un rapporto di lavoro subordinato il contratto collettivo o aziendale di norma non tratta il caso dell?aspettativa, tale istituto è oggetto di regolamenti interni che ogni azienda dovrebbe avere. Occorre anche constatare, per maggiore chiarezza, se se l?azienda profit per la quale lavora applica il contratto nazionale oppure ha un contratto aziendale. Se dovesse essere valida la seconda ipotesi, se ne procuri una copia per vedere se l?istituto dell?aspettativa è regolamentato. Nella sua valutazione riguardo la convenienza economica a lavorare nel non profit, consideri attentamente la tipologia di rapporto di lavoro che le viene offerta. Le sconsiglierei infatti di accettare una collaborazione coordinata e continuativa rispetto a un rapporto di lavoro subordinato. Questo per una serie di motivazioni, non ultima quella contributiva e retributiva. Infine, come lei penso ben saprà, spesso il passaggio dal profit al non profit ha come dazio quello di una diminuzione del compenso. Pertanto valuti il tutto nel modo migliore.


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