Welfare

Afghanistan: “Il nostro paese non è libero”

Parla la portavoce di Rawa, la principale associazione delle donne afghane per i diritti civili

di Redazione

”Noi condanniamo sempre qualsiasi sequestro di persona, ovunque avvenga ma il rapimento di Clementina Cantoni ci colpisce in modo particolare perche’ si tratta di una donna che e’ venuta nel nostro Paese per aiutare le persone in difficolta”’. Lo afferma, in un’intervista a ‘Il Mattino’, Sohaila Kerim, portavoce dell’associazione ‘Rawa’, la principale organizzazione delle donne afghane per la tutela dei diritti sociali e civili. ”Le donne afghane -prosegue Solhaila Kerim- sono sempre sotto pressione e ogni loro atto e’ importante: la manifestazione di Kabul e’ sicuramente un segnale positivo, speriamo che porti a risultati concreti”. ”La verita’ -conclude- e’ che l’Afghanistan, a piu’ di tre anni dalla caduta dei taleban, non e’ ancora libero, nonostante i media internazionali ne parlino come un Paese rinnovato”.


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