I bambini, nei campi profughi alla periferia di Nyala, disegnano cammelli e fucili. Ma poiché un morto, diceva Camus, ha peso solo quando lo si è visto, di chi è stato ucciso da quei fucili non abbiamo tracce. Queste foto ritraggono la vita di chi rischia. La cooperazione italiana per il Darfur, oltre Sanremo.