Mondo

Afghanistan insicuro e talebani sempre pericolosi

A dichiararlo, in un'intevista al quotidiano 'La Repubblica', è Giovanni Santangelo, comandante del contingente italiano in missione a Herat

di Paolo Manzo

”In Afghanistan la situazione e’ ancora preoccupante, la sicurezza e’ ancora da ricreare.Ma l’Esercito italiano e tutti i contingenti della Nato sono qui per questo,lavorano per migliorare le condizioni di sicurezza di questo paese e anche per ridurre il livello di quella criminalita’ che puo’ essere responsabile del rapimento della signorina Cantoni”. A dichiararlo, in un’intevista al quotidiano ‘La Repubblica’, e’ Giovanni Santangelo, comandante del contingente italiano in missione a Herat. ”Noi- tiene a precisare Santangelo-crediamo agli obiettivi della nostra missione e siamo convinti che poco alla volta possa esserci un successo”. Secondo il generale, inoltre, in Afghanistan ”La sicurezza e’ ancora critica” e, per quanto riguarda il rapimento della Cantoni, ”I responsabili sarebbero un gruppo prevalentemente criminale. Dico cosi’ perche’, qui ad Herat, non abbiamo una conferma sicura dell’identita’ dei rapitori”. ”E’ partito -continua il generale italiano- un grande movimento di stabilizzazione del paese:in un paio d’anni la Nato, estendera’ il controllo e la ricostruzione a tutte le regioni del paese. Da Kabul passando per Herat fino ad arrivare a Kandahar e Jalalabad, che sono le aree piu’ insicure. Faremo quel che richiesto, limitare l’azione dei vari gruppi criminali o terroristici”. ”Per me- conclude Santangelo in merito al rapimento della Cantoni- il segnale piu’ importante e’ stato quello delle donne, delle vedove afgane che la sua Ong assisteva: ieri quelle donne sono scese in piazza spontaneamente, erano in lacrime per una donna che lavorava per loro” e, infine, sottolinea che ”La societa’ civile afgana esiste, e’ possibile che siano fatte pressioni sui capi- tribu’ perche’ agevolino la liberazione”.


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