Mondo

Imboscata in Burundi: uccisa una suora

Ennesimo episodio di violenza nel Paese, teatro di una guerra civile dal 1993

di Redazione

Un agguato nei pressi di Rumonge, un centro sulla sponda orientale del lago Tanganika (Burundi sudoccidentale), è costato la vita a suor Claire, burundese, appartenente alla congregazione delle Discepole di Cristo, da dieci anni attiva nel Paese. Altre due persone sono rimaste ferite. Si tratta di un militare e di un civile, probabilmente l?autista dell?autoveicolo, che era diretto verso la capitale, Bujumbura.
Il fatto è avvenuto ieri mattina ma la notizia è stata diffusa soltanto oggi dalle autorità locali, secondo le quali gli autori dell?attacco sarebbero i ribelli delle Forze di difesa della democrazia (Fdd). Le vittime, inoltre, sono state anche depredate di ogni avere.
La strada era stata sbarrata da un improvvisato posto di blocco, in attesa che giungessero i tre automezzi su cui viaggiavano, oltre alla suora e ai militari di scorta, alcuni sacerdoti locali, responsabili dei progetti di sviluppo sociale della diocesi di Bururi. Quando le macchine si sono fermate, dalla vegetazione circostante sono partite le prime raffiche di arma automatica. La vettura di testa è riuscita a disimpegnarsi, quella in coda ha fatto rapidamente marcia indietro ma quella centrale, sulla quale sedeva suor Claire, è stata investita dal fuoco.
Dall’ottobre del 1993, il Burundi è teatro di una guerra civile che è costata la vita a oltre 300mila persone.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.