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Metodo Di Bella, critiche alla Bindi

Critiche al ministro della Sanità per il rifiuto di approfondire la sperimentazione del trattamento farmacologico contro il cancro proposto da Luigi Di Bella

di Redazione

Critiche al ministro della Sanità per il rifiuto di approfondire la sperimentazione del trattamento farmacologico contro il cancro proposto da Luigi Di Bella. Deputati di tutte le forze hanno presentato, il 29 e il 30 settembre, cinque interrogazioni sulla nuova terapia. Il professor Luigi Di Bella, dopo trent?anni di ricerche, ha elaborato una nuova cura per il cancro: si tratta di un ?cocktail? di farmaci che finora ha fornito dati contrastanti: in alcuni casi si è parlato di guarigioni definitive, in altri di totale inefficacia. Quel che è certo è il peso economico che deve sopportare chiunque decida di ricorrere al metodo Di Bella, composto di medicinali costosissimi, come la melatonina, e non prescrivibili a carico del servizio sanitario nazionale. Per questo molti malati di cancro e i loro familiari avevano organizzato un incontro con il ministro della Sanità. La Bindi, però, non vi ha partecipato. Secondo i deputati che hanno presentato cinque interrogazioni sulla cura di Di Bella, il rifiuto di approfondire la sperimentazione su questo trattamento appare inspiegabile, sia perché trascura una speranza di combattere il cancro, sia perché sono in aumento i malati costretti a sostenere spese gravose pur di sottoporsi a questa cura.


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