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Obblighi morali e trasparenza sulla manipolazione genetica

Mettere al bando gli esperimenti che possono nuocere al bene comune, imporre il dovere d’informazione. Una proposta contro la deregulation

di A. Capannini

Camera: nuove norme in materia di ricerca, sperimentazione e utilizzo di tecniche di manipolazione dell?informazione genetica. Una proposta di legge (n. 3696) di Annamaria Procacci del gruppo misto, del 14 maggio, non ancora assegnata in commissione. Non tutto ciò che la scienza indica come possibile deve necessariamente essere messo in pratica. Al contrario, occorre garantire che le applicazioni tecnologiche delle scoperte scientifiche non vadano a scapito del bene comune. È questo l?orientamento della proposta di legge presentata alla Camera che detta nuove norme in materia di sperimentazione e utilizzo di tecniche di manipolazione genetica. Così, gli esperimenti genetici dovranno sempre essere preceduti dalla verifica degli eventuali effetti indesiderati, con l?obbligo morale di vietare le tecniche di cui non si possono prevedere le reali conseguenze. Il provvedimento ribadisce anche il diritto all?informazione per tutti i cittadini su una materia così delicata. Sarà quindi obbligatoria la trasparenza di chi opera sia a livello scientifico sia a livello produttivo, abolendo il segreto industriale e garantendo la massima informazione sui prodotti ammessi al consumo, a partire dalle etichette, chiare e comprensibili, che dovranno indicare se i componenti e le procedure impiegati abbiano richiesto manipolazioni dell?informazione genetica.


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