Non profit

La fame in mondovisione

19 ottobre anche la Rai partecipa alla raccolta fondi per la Fao

di Alessandro Sortino

Sarà una sorta di Telethon in mondovisione, ?Telefood?, la maratona televisiva del 19 ottobre organizzata dalla Fao e dalla Rai in occasione della giornata mondiale dell?alimentazione. L?obiettivo è quello di sensibilizzare l?opinione pubblica mondiale, ottenendo così di far confluire risorse private a beneficio di quei progetti Fao che mirano all?autosufficienza delle popolazioni del Terzo mondo. Tutte le donazioni saranno raccolte da banche locali accreditate, e – assicura la Fao – investite direttamente nei progetti. Serviranno a muovere i primi passi verso gli obiettivi sanciti al vertice di Roma del ?96: dimezzare entro il 2015 il numero degli affamati che oggi conta 800 milioni di persone denutrite, di cui 200 milioni sono bambini al di sotto dei cinque anni.
Telefood avrà inizio a Roma, dove ha sede la Fao, alle 8 del mattino e si concluderà all?una del giorno successivo. La novità è nella concezione globale della raccolta: da Roma Rai international (l?organismo della Tv pubblica che trasmette via satellite in tutto il mondo) assicurerà il collegamento in diretta delle televisioni di 60 paesi, che dunque comporranno il loro palinsesto passando dai Telefood nazionali a quello mondiale. Per l?Italia la rete che a partire dalle 15 ospiterà l?iniziativa è Raidue, con Danila Bonito e la redazione di ?Cronaca in diretta? , a gestire la parte giornalistica.
«Il taglio», spiega la giornalista, «sarà quello classico del mio programma: alterneremo le interviste agli ospiti presenti in studio con i filmati che illustrano i progetti Fao e la situazione delle popolazioni. Abbiamo in programma anche alcuni collegamenti con il grande concerto di musica etnica organizzato dalla Fao e con la partita di calcio tra la nazionale cantanti di Morandi e Mogol contro quella dei magistrati».
Non a caso il personaggio più atteso è un vero calciatore: il brasiliano Ronaldo, il più forte e il più popolare del mondo, che leggerà il suo appello personale in mondovisione. Hanno assicurato il loro intervento anche gli scrittori Ken Follet, John Le Carré e Alessandro Baricco, i cantanti Claudio Baglioni, Zucchero ed Eros Ramazzotti. E ancora, Robin Williams, Gillo Pontecorvo, Monica Vitti, Nicola Trussardi e Franco Zeffirelli.
La trasmissione sportiva ?Domenica Sprint? e i telegiornali saranno le uniche interruzioni della maratona-Tv. Ma solo per gli spettatori italiani, perché Rai International continuerà per suo conto a curare la parte internazionale dello spettacolo. Verso le 21, l?evento della giornata. Tutto il mondo sarà collegato con la Sala Nervi, del Vaticano, dove si terrà il grande concerto ?Food for all? contro la fame nel mondo. Due le star annunciate: Andrea Bocelli e Josè Carreras, più altri ospiti internazionali.
Roma avrà altre due occasioni in ottobre per essere la capitale mondiale della lotta alla fame: dal 18 al 25 si terrà il secondo Festival del film mediterraneo, quest?anno dedicato al tema ?Libertà dalla fame?. E il 26, sullo sfondo del Colosseo, ci sarà un grande concerto rock, in contemporanea con un altro nella piazza principale dell?Avana, a Cuba. ?

L?opinione di Francesco Baccini

Lo show non basta

La partita che la nazionale cantanti giocherà a Vicenza, il 19 ottobre, contro la nazionale magistrati, per la Fao e ?Telefood? è un?occasione per riflettere sul nostro impegno. Mi spiego: in questi anni abbiamo raggiunto dei risultati importantissimi, dal punto di vista del sostegno alle associazioni: basti citare il caso dei donatori di midollo osseo che sono aumentati da ottomila a centomila. Il successo però si è accompagnato ad un?eccessiva spettacolarizzazione. L?ultima partita del cuore ci è sembrata troppo un evento mondano, e troppo poco un momento di impegno e di riflessione. Vogliamo tornare a sentirci volontari, più direttamente investiti negli scopi che ci diamo. Ad esempio: per combattere la denutrizione infantile ci siamo impegnati ad adottare a distanza dei bambini di paesi svantaggiati. Oppure pensiamo di seguire personalmente i progetti, che le nostre partite finanzieranno nel corso dell?anno. Forse ci perderà lo spettacolo, ma noi sentiamo il bisogno, per noi stessi e per le persone che aiutiamo, di un impegno morale sincero, e non di comportarci come robot della beneficenza. Siamo convinti che la gente ci seguirà lo stesso.
portiere della Nazionale cantanti

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