Cultura

Unhcr: cade la candidatura Bonino

L'interessata: «Il governo mi ha abbandonato, lo sapevo»

di Gabriella Meroni

”Lo sapevo da giorni, e da giorni sono davvero arrabbiata. Perche’ e’ finita cosi’? Chiedetelo al nostro governo, che si e’ addormentato e poi ha continuato a dormire. Che mi ha mollato come una pera. Chiedetelo a Fini”. L’europarlamentare radicale Emma Bonino lo afferma al ‘Corriere della Sera’ a proposito della notizia, pubblicata ieri da un giornale australiano, che indicava cinque nomi, ma non il suo, tra i candidati a guidare l’Unhcr, come commissario dell’Agenzia per i rifugiati dell’Onu(United Nations High Commissioner for Refugees). La corsa al vertice dell’Unhcr era iniziata lo scorso 20 febbraio, ricostruisce il quotidiano di via Solferino, dopo le dimissioni dell’olandese Ruud Lubbers ed ora sarebbero cinque i nominativi rimasti in lizza: l’ex ministro francese della Sanita’ e fondatore di Msf Bernard Kouchner, l’ex primo ministro portoghese Antonio Guterres, il danese a capo della missione Onu in Kosovo Soren Jessen-Petersen. Oltre a questi tre europei ci sono altri due candidati, il tunisino Kamel Morjane e l’australiano Gareth Evans, ex ministro degli Esteri e attuale presidente del ‘think-tank’ Crisis group di Bruxelles. Bonino aggiunge che e’ ”impegnatissima nella campagna per il referendum sulla fecondazione assistita -dice- ho moltissime cose da fare, poco tempo da perdere”.


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