Mondo

Esercito privato arruola per l’Iraq in Uganda, centinaia di aspiranti

Secondo un quotidiano locale l'iniziativa e' stata approvata dal Dipartimento di Stato americano, che però smentisce

di Gabriella Meroni

Nonostante l’escalation di violenza in atto in Iraq, dove soltanto nelle ultime due settimane sono rimaste uccise in attentati piu’ di 400 persone, un migliaio di cittadini della poverissima Uganda hanno sottoscritto, nella speranza di trovare un lavoro, un impegno che potrebbe portarli nell’occhio del ciclone. Mercoledi’ scorso a Kampala, capitale dell’Uganda, svariate centinaia di persone, fra cui molti laureati e veterani dell’esercito, hanno firmato un impegno con una compagnia locale, la Askar Security Services, che ha dichiarato di essere stata delegata da ”partner internazionali” ad assumere cittadini ugandesi per lavori di vigilanza in installazioni pubbliche e private in alcuni paesi mediorientali fra cui l’Iraq. Nei giorni successivi, gli aspiranti Rambo hanno iniziato ad addestrarsi in un parco della citta’. Secondo il quotidiano locale Indipendent Monitor l’iniziativa e’ stata approvata dal Dipartimento di Stato americano, ma il portavoce dell’ambasciata Usa a Kampala, Mark Schlachter, ha negato. ”Le affermazioni fatte in queste circostanze hanno tutte le caratteristiche di una truffa, senza dubbio finalizzata a portar via soldi a chi cerca un lavoro”, ha scritto Schlachter in una lettera pubblicata oggi sul Monitor. ”Per quello che ne so – ha concluso il diplomatico – non vi e’ nulla di vero in questa storia”. I funzionari della Askar, viceversa, sostengono che le prime reclute lasceranno l’Uganda gia’ la settimana prossima, per iniziare il loro servizio di vigilanza. ”Le persone che ci hanno contattato erano americane, e l’ambasciata americana e’ al corrente”, avrebbe detto al quotidiano New Vision il direttore generale della societa’, Hellen Kayonga; ma oggi, in un’intervista telefonica con la Reuters, la donna ha affermato di non essere al corrente di alcuna esercitazione e ha negato di aver parlato con il giornale. La compagnia Kroll Risk, chiamata in causa da un altro funzionario della Askar, ha negato qualsiasi coinvolgimento. ”L’affermazione e’ del tutto falsa. Non stiamo affatto assumendo in Uganda, ne’ abbiamo intenzione di farlo”, ha detto un portavoce londinese della Kroll. Il ministro degli interni ugandese, Ruhakana Rugunda, ha detto di essere al corrente del reclutamento, ma lo ha qualificato come ”un’iniziativa assolutamente privata”.


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