Non profit

La csr è anche nel pacchetto

"Anche i prodotti ormai devono essere figli di una responsabilità d’impresa". Parla il presidente della giuria del premio di Sodalitas

di Ida Cappiello

Il presidente dell?Authority del terzo settore, Lorenzo Ornaghi, presiede fin dall?inizio la giuria del Sodalitas Social Award. Un incarico tutt?altro che formale per il rettore dell?università Cattolica, il quale segue attivamente i contenuti dei progetti candidati al premio. Progetti che crescono, non solo in quantità: migliora negli anni la loro qualità, testimoniando il valore formativo, e non solo comunicativo, del premio. In questa intervista Ornaghi riflette sulle opportunità che questo tipo di riconoscimenti offre alle aziende e alle associazioni partner, e sui rischi da evitare.
Vita: Professor Ornaghi, l?obiettivo più immediato di un premio come il Social Award è di dare visibilità alle aziende attive nella csr. Ma andiamo oltre l?effetto immagine: ci sono obiettivi strutturali, di lungo periodo?
Lorenzo Ornaghi: Certo. La visibilità è l?obiettivo esplicito; quello implicito è dimostrare che la csr è praticabile in concreto, con attività sociali ma anche dentro i prodotti. Infine il premio ha anche un ruolo formativo: le tecniche di selezione hanno innalzato nel tempo la qualità dei progetti in corsa.
Vita: Ci sono rischi, o trappole da evitare, per i premi?
Ornaghi: è sempre presente il rischio dell?iterazione, ovvero gli stessi concorrenti che ritornano sempre. Ma è un rischio che si evita con procedure trasparenti e con una comunicazione la più ampia possibile. Naturalmente non è bene che i premi diventino troppi e troppo simili tra loro. In proposito, il Social Award ha una peculiarità: tra i requisiti dei progetti c?è l?interazione con la comunità locale in cui l?azienda è inserita. Questo ha l?effetto di privilegiare i risultati concreti dei progetti più degli aspetti simbolici o emotivi, perché la comunità del territorio è il miglior testimone dell?efficacia delle azioni sociali delle imprese.
Vita: La csr fa bene al non profit ?
Ornaghi: Il beneficio maggiore, a mio parere, si ha nei progetti innovativi, quando c?è un trasferimento di competenze e creatività oltre che di risorse. In questi casi le onlus riescono a elaborare progetti che da sole non sarebbero riuscite a gestire. La tendenza attuale va verso partnership di questo tipo.
Vita: Come Authority pensate di monitorare le partnership profit-non profit, magari per costruire benchmark di riferimento?
Ornaghi: Per il momento no, ma è un?idea che considereremo.

Mister bond
Non serve far l?occhiolino a Bruxelles
Euroentusiasti.
Giovedì 28 aprile durante la replica nel dibattito sulla fiducia al Senato, rispondendo ad Andreotti che aveva criticato la nostra politica estera, Berlusconi dice che in Europa siamo considerati moltissimo: volete un esempio? Fra qualche ora l?Ue adotterà misure urgenti contro l?importazione di 20 prodotti tessili cinesi accogliendo la nostra richiesta (in precedenza l?Ue si era detta orientata ad adottare misure non urgenti nei confronti di nove prodotti tessili cinesi). Alle 16 arriva la decisione della Commissione Ue: misure non urgenti nei confronti di nove tipologie di prodotti tessili cinesi.
Euroconti. Ma l?euroentusiasta Berlusconi non si è fermato qui: ha anche nuovamente rivendicato come amica sua la nuova Commissione e ha ricordato di essere stato lui a proporre Barroso alla presidenza. Ora sì che l?Europa è casa nostra, mica quando c?era quel comunista di Prodi. Infatti Prodi aveva minacciato l?early warning all?Italia per lo sforamento del tetto del 3% di deficit nel 2004. Barroso ha rivisto i nostri conti dimostrando che in questi anni abbiamo cercato, con artifici contabili, di truccarli: sono già al 3% da almeno due anni, dato già sforato lo scorso anno e che quest?anno supereremo abbondantemente beccandoci un bel early warning. E fortuna che sono amici nostri? non ve lo diciamo. Ssst!
Eurochampagne. Ma soprattutto resta oggi una domanda: dov?è l?Europa?

140 progetti:ecco i finalisti
I vincitori vengono proclamati lunedì 9 maggio nella sede di Assolombarda a Milano. La selezione dei 140 progetti presentati, ha portato in finale le seguenti aziende.

Processi interni aziendali
di responsabilità sociale
Aem Torino.
Csr per la crescita sostenibile.
Gruppo Loccioni. Dal metalmezzadro all?industria della conoscenza.
Vodafone. Vediamo il mondo con gli occhi di domani.
Chiquita brands. Responsabilità di impresa, la trasformazione.
Costa Crociere. Best 4, sistema gestionale integrato qualità, ambiente, sicurezza, csr.
Enel. Ciclo di formazione sulla csr.

Partnership nella comunità
Atm. Progetto Samaritano.
Filo diretto. Sisi ni kesho children?s home.
Focchi spa/Scm group spa. Figli del mondo.
Fondazione Johnson & Johnson. Campagna per la prevenzione del cancro colon-rettale.
Ibm Italia. On demand community.
Indesit company. Progetto Jonathan.
Siemens. Progetto Siemens per l?Etiopia.

Iniziative di marketing sociale
Artsana.
Chiudono gli istituti, apriamo le famiglie.
Salmoiraghi Viganò. La sua vista è nelle tue mani.
Unilever Italia-Svelto. Operazione piatto pieno.
Mediamarket. Voci dal cuore.
Obi. Una vite per la vita.
Cassa centrale delle casse rurali trentine. I trentini per i disabili trentini.

Finanza socialmente responsabile
Banca Monte dei Paschi.
Consumer-lab.
Federcasse Bcc. Fondo di garanzia per obbligazionisti Bcc.
Abi. Consorzio ?patti chiari?.

Iniziative di responsabilità sociale realizzate da Pmi
Box Marche.
Azioni per un sistema aziendale responsabile.
Sabelli. La via Sabelli per la sostenibilità.
Mazzali. Investimento dello 0,75% del fatturato in iniziative socio-ambientali.
Cantina la-Vis. Essere accanto.
Naturasì. Progetto Swaziland.
1. Bp Italia.
Pannello solare fotovoltaico saturno
2. Petroltecnica. Progetto Bruco
3. Procter & gamble. Safe drinking water
4. Snaidero. Skyline_lab
5. Tim. Talks
6. Crai supermercati. Eco point crai

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