Formazione

Civitas 2005 & Rapporto Annuale Immigrazione in Veneto

Presentati in anteprima a Civitas i dati ufficiali del Rapporto Annuale Immigrazione in Veneto elaborati dall’Osservatorio Regionale Immigrazione

di Redazione

Nel corso del Convegno tenuto ieri a Civitas, dal titolo ?Le politiche di Welfare per l?integrazione degli extracomunitari in Veneto? ? a cui hanno partecipato tra gli altri il Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, e l?Amministratore Delegato di Italialavoro, Natale Forlani ? sono stati presentati in anteprima i dati del Rapporto Annuale Immigrazione in Veneto, elaborati dall?Osservatorio Regionale e dalla Rete Informativa Immigrazione. Cosa emerge in sintesi dal Focus sull?immigrazione in Veneto? La presenza Secondo il Rapporto Annuale l?alta presenza di immigrati residenti e soggiornanti in Veneto colloca ancora oggi il territorio del Nord Est tra le prime regioni in Italia con il maggior numero di cittadini stranieri. Nella graduatoria regionale, infatti, a seguito della regolarizzazione del 2002 il Veneto si situa oggi al quarto posto con il 9,7% del totale nazionale, preceduto dalla Lombardia (23%), il Lazio (10,3%) e l?Emilia Romagna (9,9%). Il Nord Est raggruppa quasi la metà degli stranieri dell?area settentrionale e un quarto del totale nazionale, di cui in Veneto si concentra il 10%. Nel censimento nazionale del 2001 l?incidenza dei cittadini stranieri rispetto alla popolazione era in Veneto del 3,4% – preceduto solo dalla Lombardia (3,6%) e, leggermente, dall?Emilia Romagna (3,4%) – e risultava quindi la terza regione con l?incidenza più alta di stranieri sul totale della popolazione residente. In quasi tutte le regioni del Nord Est la presenza dei cittadini stranieri risulta superiore alla media dell?Italia settentrionale (3,2%) e a quella del territorio nazionale (2,3%). I valori relativi ai cittadini stranieri iscritti al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) forniscono un quadro completo della popolazione immigrata presente in Veneto. Pari a 240.400 iscritti al primo semestre 2004, nell?Anagrafe sanitaria confluiscono i cittadini stranieri adulti e minorenni che hanno fissato residenza (91%) o sono domiciliati in una delle province del territorio regionale (9%) e costituiscono il 5,2% della popolazione iscritta SSN regionale. Dall?analisi dei dati sui cittadini stranieri emerge l?immagine di un?immigrazione prevalentemente adulta e maschile che, tuttavia, tende ad un maggior equilibrio tra i generi. La componente femminile rappresenta circa il 46% del totale se si considerano i residenti, i soggiornanti e gli iscritti al SSN. Per quanto riguarda, invece, la regolarizzazione, nonostante l?alta presenza di assistenti familiari, le donne presentano una quota sul totale di istanze presentate (42%) leggermente inferiore rispetto ai valori di residenti e soggiornanti. Nelle province di Treviso, Verona e Vicenza si concentra circa il 75% dei cittadini stranieri. Padova e Venezia raggruppano complessivamente il 25% del totale, mentre le province di Belluno e Rovigo riuniscono attorno al 5% degli stranieri presenti in regione. Relativamente alla distribuzione sui territori provinciali, il 26% dei cittadini stranieri iscritti all?Anagrafe sanitaria vive nei comuni capoluoghi. Ad eccezione di una maggior concentrazione nelle città a Venezia, Verona e Padova, la maggior parte dei cittadini stranieri ha fissato residenza o domicilio in provincia, in particolare nei territori di Belluno (84,2%), Treviso (90%) e Vicenza (81,3%). Le aree geografiche di provenienza Per quanto riguarda le aree geografiche di provenienza, secondo i dati del Rapporto Annuale Immigrazione, negli ultimi tre anni sono aumentati i gruppi nazionali provenienti dall?Europa, in particolare dall?area centro orientale, mentre è diminuito il totale di stranieri provenienti dall?Africa Sub Sahariana. In questo modo gli immigrati arrivati dall?Europa dell?Est (Albania, Romania, Macedonia) si collocano tra le comunità straniere con il maggior numero di presenze in Veneto, a svantaggio delle quote percentuali relative ai paesi africani come il Ghana, il Senegal e la Nigeria. A seguito della regolarizzazione si osserva, in effetti, un aumento straordinario dei permessi di soggiorno, ampiamente superiore agli indici di crescita degli anni precedenti. I permessi rilasciati agli immigrati africani a seguito della regolarizzazione crescono del 19%, fermando in questo modo l?andamento negativo che l?intera area geografica evidenziava dal 2001. I permessi degli immigrati europei, invece, con una variazione percentuale del +60%, sono particolarmente aumentati passando così dal 45% al 2003 al 52% del totale al 2004. Dall?andamento dei permessi di soggiorno nel periodo 2001-2004 emerge, in effetti, l?aumento eccezionale dell?Europa centro orientale (+70%), seguita dall?Asia orientale (45,5%) e l?America centro meridionale (27,7%). Dopo la regolarizzazione, inoltre, si accentua la riduzione relativa al peso percentuale degli stranieri dell?UE e dell?America settentrionale: al 2004 entrambe le aree geografiche registrano un saldo negativo pari rispettivamente all?0,5% ed al 6,4%. Le nazionalità Dai dati del Rapporto Annuale Immigrazione in Veneto emerge che i cittadini stranieri iscritti all?Anagrafe sanitaria al primo semestre 2004 appartengono a ben 180 comunità straniere, 6,5% in più, pari a 11 gruppi, rispetto all?anno precedente. Di fronte ad un frammentato quadro di nazionalità, il Veneto dimostra un alto tasso di diversificazione culturale. In effetti, i primi dieci paesi di provenienza incidono con il 64% sul totale complessivo, mentre solo i primi trenta, con più di mille iscritti, raggruppano il 90%. Nonostante il predominio e la costante crescita dell?immigrazione europea, il Marocco con il 14,3% del totale si mantiene come il primo paese di provenienza dei cittadini stranieri in Veneto. Al 2004 possono ricondursi a cinque comunità i migranti stranieri sul territorio Veneto quantitativamente più significativi, di cui più della metà appartengono all?Europa dell?Est: Marocco, Romania, Albania, Jugoslavia (Serbia- Montenegro) e Cina concentrano in questo modo il 48% delle 180 comunità straniere presenti sul territorio regionale iscritte all?Anagrafe sanitaria. La regolarizzazione del 2002 ha visto come protagonista la comunità romena che, con più di 14.000 domande, raggruppa il 23% del totale di istanze presentate in Veneto. Il lavoro L?inserimento occupazionale degli immigrati e la loro incidenza sul totale dei lavoratori in Veneto evidenziano dagli anni ?90 valori in costante crescita. Il territorio regionale costituisce ancora oggi un forte polo di attrazione per le potenzialità del locale mercato lavorativo: negli ultimi dieci anni i permessi di soggiorno per lavoro sono aumentati di quasi tre volte passando da poco più di 29.500 permessi nel 1992 a 89.000 nel 2002. Il mercato industriale e la forte domanda di manodopera attirano in Veneto gran parte dei flussi migratori approdati in Italia. Il Nord Est presenta un peso pari al 27% dei permessi di soggiorno per lavoro rilasciati in Italia al 2003, di cui il Veneto registra il 40% del totale: il territorio regionale, preceduto dalla Lombardia (25%) e il Lazio (14%), assume l?11% del totale nazionale. In base ai dati di stock, gli occupati immigrati lavorano prevalentemente nei settori della metalmeccanica (21%), delle costruzioni (14%) e della moda (13%). Nei dodici settori elencati si concentra circa il 90% del totale di occupati. Anche i permessi rilasciati per lavoro autonomo risultano al 1° gennaio 2004 in aumento dell?11,4% rispetto all?anno precedente. A seguito della regolarizzazione del 2002 è possibile evidenziare un aumento del 48% rispetto al 2001. Gli alunni stranieri Il Rapporto Annuale Immigrazione in Veneto dedica ampio spazio anche ai dati sugli alunni stranieri iscritti nelle scuole del territorio regionale nell?anno scolastico 2003/2004 (gli alunni stranieri rappresentavano il 12,7% del relativo totale nazionale). Preceduto solo dalla Lombardia (24%), il Veneto si situa tra le prime regioni con la maggior incidenza di alunni stranieri a livello nazionale. Gli alunni stranieri sono concentrati soprattutto nelle scuole dell?infanzia e in quelle primarie, dati questi che evidenziano il trend di crescita e che si confermano anche nell?anno scolastico in corso. E? Treviso la provincia in cui sono presenti il maggior numero di alunni stranieri che nelle scuole dell?infanzia arrivano a rappresentare il 17% del totale provinciale degli alunni, mentre sono il 9,5% di tutte le scuole. Segue la provincia di Vicenza con 8,8% di alunni stranieri sul totale degli alunni presenti in tutte le scuole, poi Verona in cui l?incidenza degli alunni stranieri sul totale degli alunni è dell?8,5% e Padova con il 6,3%. La devianza Una sezione del Rapporto è infine dedicata ai dati sulla devianza, ovvero ai detenuti stranieri e agli autori noti stranieri. Negli istituti penitenziari del Veneto il 51,3% dei detenuti è straniero e dall?analisi dei dati sugli autori noti per i quali è iniziata azione penale (che costituiscono solo il 20% del totale dei reati per cui si è iniziata una azione penale, il restante 80% essendo costituito da procedimenti ascritti ad autori ignoti) i cittadini stranieri rappresentano il 28% del totale degli autori noti in Veneto. Si concentrano soprattutto a Verona (23%), Padova (22%) e Venezia (18%). Il Focus elaborato dall?Osservatorio Regionale Immigrazione si conclude con alcune Considerazioni per una stima del numero e del fabbisogno di Assistenti Familiari in Veneto, a cura di Alessandro Castegnaro (consulente progetto Occupazione e servizi alla persona), Alessio Favaro (Osservatorio Immigrazione) e Veronica Fincati (Osservatorio Immigrazione)


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