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Competitività: il governo chiederà fiducia anche alla Camera
Lo hanno annunciato poco fa i ministri Giovanardi e Castelli, confermando un emendamento "correttivo" delle norme sulla bancarotta. Il ddl tornerà poi in Senato
”Lunedi’ alle 13 presenteremo alla Camera l’emendamento soppressivo delle nuove norme sulla bancarotta. Montecitorio poi votera’ la fiducia al testo della competitivita’ che ha avuto il via libera del Senato”. Lo ha reso noto il ministro dei rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi, sceso in sala stampa insieme al ministro Roberto Castelli mentre a palazzo Chigi e’ ancora in corso il Consiglio dei Ministri.
Voto di fiducia, dunque, anche alla Camera per il ddl di conversione del decreto legge sulla competitivita’. Durante la riunione di questa mattina, il governo ha deciso di accelerare l’iter del provvedimento anche a Montecitorio e di azzerare ogni polemica eliminando gli emendamenti, elaborati in commissione al Senato, che abbassavano le pene per il reato di bancarotta.
Il testo, per quello che riguarda questo reato, torna quindi alla stesura uscita da Palazzo Chigi alla meta’ di marzo, quando fu varato il Dl originario.
A questo punto dunque l’intera normativa avra’ bisogno di un secondo passaggio a Palazzo Madama entro il 15 maggio prossimo, data in cui scadono i sessanta giorni entro cui va convertito in legge un decreto governativo.
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