Famiglia

I figli? Affidiamoli a mamma e pap

due proposte di legge (3521 e 2313) presentate in aprile che regolamentano l’istituto dell’affidamento congiunto

di Redazione

All?esame delle commissioni Giustizia della Camera e del Senato, in sede referente, due proposte di legge (3521 e 2313) presentate in aprile rispettivamente dal deputato Alberto Simeone di Alleanza nazionale e dal senatore Giuseppe Ceccato della Lega, che regolamentano l?istituto dell?affidamento congiunto. (vedi anche Vita n.29 del 25 luglio 1997). Idati Istat relativi al ?92 rivelano che in Italia una famiglia su quattro è separata e che sono 1 milione i figli coinvolti (per il 93,7% dei casi affidati alla madre). Una situazione che di fatto trasforma il divorzio tra i genitori in separazione dei figli dal genitore non affidatario. È quindi necessario colmare una lacuna del diritto che riguarda proprio l?aspetto più delicato della crisi coniugale: l?affidamento congiunto dei minori. Finora si è sempre adottata la soluzione monogenitoriale, malgrado disattenda l?articolo 30 della Costituzione, secondo cui il diritto-dovere di ciascuno dei genitori verso i figli non si esaurisce con il mantenimento economico, ma si estende all?educazione e all?istruzione. Le proposte di Simeone e di Ceccato, ispirandosi al modello adottato in Svezia, stabiliscono che la ?bigenitorialità? è un diritto soggettivo del minore. I provvedimenti stabiliscono che le decisioni più importanti, come la scelta del medico o della scuola, saranno prese obbligatoriamente da entrambi i genitori, per il resto sarà il giudice a valutare se il grado di conflittualità esistente permette un esercizio congiunto delle potestà, oppure converrà assegnare a padre e madre compiti distinti e facoltà decisionali separate.


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