Non profit

Diventare italiani a queste condizioni

Immigrazione : Nuove cittadinanze soprattutto per matrimonio

di Silvina Perez

Gentile redazione, scrivo per avere alcuni chiarimenti sulle nuove regole fissate dalla legge 91/1992 relativamente all?ottenimento della cittadinanza italiana. Vorrei inoltre conferma del fatto che, in base a questa legge, cade l?obbligo di scegliere tra due Paesi.
Lettera firmata

Risponde Silvina Perez
Dopo l?entrata in vigore della legge 91/92 è possibile acquistare la cittadinanza italiana se si rientra nei seguenti casi: cittadinanza per discendenza da ex cittadini italiani, per beneficio di legge, per nascita in Italia, per matrimonio, per naturalizzazione ordinaria, per ?iuris communicatio?. Il caso più comune rimane ancora il matrimonio con un cittadino italiano. Dal ?91 al ?96 il 90 per cento dei nuovi cittadini lo sono diventati per questo motivo.
La riforma della legge 91/92 fa una fondamentale distinzione tra diversi casi a seconda che la cittadinanza venga richiesta da coniugi stranieri di cittadini italiani o da stranieri residenti in Italia o da espletanti servizio alle dipendenze dello Stato anche all?estero. Questa normativa ha reso più difficile, per i cittadini extracomunitari, l?acquisizione della cittadinanza per naturalizzazione ordinaria, portando da 5 a 10 anni il requisito di residenza legale previa in Italia.
Per gli stranieri discendenti da ex cittadini italiani o nati in Italia, invece, la durata della residenza legale non deve essere minore ai 3 anni. Vi è anche la possibilità di acquisto della cittadinanza per discendenza da ex cittadini italiani, o ritornando in Italia per due anni o anche restando all?estero, ma prestando servizio militare o ricoprendo un impegno pubblico alle dipendenze dello Stato.
Relativamente alla tua domanda la questione è un po? diversa: gli avvocati specialisti in materia ci hanno infatti spiegato che «l?obbligo di scelta di una cittadinanza è ancora legato alla reciprocità con il Paese di provenienza del richiedente». Con certi paesi questo obbligo persiste ancora. L?elenco di questi Paesi è disponibile presso gli uffici dell?Anagrafe. Ti consigliamo di andare a verificare se il tuo caso rientra tra quei Paesi che non lo prevedono. ?

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.