Non profit

Acli: presentata l’Agenda del lavoro per l’Italia

Al centro del documento programmatico lavoro e famiglia

di Francesco Agresti

Un tentativo di rimettere al centro il lavoro come risorsa essenziale per una politica di sviluppo sostenibile. Questo l’obiettivo centrale dell’Agenda del lavoro presentata questa mattina a Roma nel corso delle celebrazioni per il 60 esimo anniversario dell’associazione.

“L’incertezza crescente delle condizioni di un numero non irrilevante di persone che lavorano o che sono senza lavoro”, ha detto nel suo intervento il presidente delle Acli Luigi Bobba, “insieme con l’incipiente declino del Paese, richiedono un colpo di reni, una scossa salutare per evitare che l’economia italiana si avviti in una aspirale perversa. Per questo abbiamo provato a scrivere questa Agenda del lavoro e a proporla come momento di confronto delle forze sociali e produttive. Siamo convinti che l’investimento sul capitale umano e una politica del lavoro che si faccia carico di tutelarlo e di promuoverlo, sua la più efficace leva strategica per gli anni a venire”

L’Agenda, oltre che un quadro di insieme sulla condizione economica e sociale del Paese, contiene le proposte delle Acli per superare il difficile momento economico. “Per superare l’attuale crisi”, aggiunge Bobba, “serve un’unità di intenti tra le parti sociali, occorre rilanciare la concertazione e il sindacalismo confederale”. Sul fronte delle imprese le Acli chiedono di eliminare l’Irap e mettere gli assegni famigliari a carico della fiscalità generale.

“Per creare nuova occupazione è necessario investire su cultura e turismo”, propone il documento programmatico dell’associazione cattolica. ” La tipicità”, aggiunge Bobba, “è un tratto vincente dell’Italia, abbiamo il 45% del patrimonio culturale e artistico del mondo coniugando tradizione, storia, arte e cibo possiamo mettere a frutto le risorse di una miniera a cielo aperto”.

Quello della famiglia è un tema centrale dell’attività politica delle Acli che nell’Agenda propongono di defiscalizzare fino a un massimo del 40% le spese di assistenza. “Non è solo una questione di sostegno doveroso e necessario alle famiglie?, sottolinea Bobba, ?ma anche un?opportunità di creare nuova occupazione?.

Sicurezza sul lavoro, riforma degli ammortizzatori sociali e promozione del lavoro degli immigrati con la richiesta di sostenere tutte quelle misure, dal part-time ai servizi per l?infanzia, che permettono di conciliare i tempi del lavoro e quelli della vita, chiudono il documento programmatico che da oggi sarà al centro dell?agenda politica delle Acli.

La versione integrale dell’Agenda è disponibile online www.acli.it

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