Volontariato
Disabili, la scuola sarà più facile
È stato infatti stilato un Accordo di programma che prevede lattuazione di una serie di iniziative a favore dellinserimento scolastico e sociale dei portatori di handicap.
di Alba Arcuri
Enti Locali
Regione Toscana. Amministrazione provinciale di Siena. Accordo di programma provinciale per l?integrazione scolastica e sociale dei disabili. B.U. n. 40 dell?8 ottobre 1997 (Pubblicazione effettuata ai sensi e per gli effetti dell?art. 27 della legge n. 142 dell?8 giugno 1997).
Arriva dalla Provincia di Siena un forte segnale di sensibilità nei confronti del disagio dei bambini disabili. È stato infatti stilato un Accordo di programma che prevede l?attuazione di una serie di iniziative a favore dell?inserimento scolastico e sociale dei portatori di handicap.
Soggetti coinvolti, oltre all?amministrazione provinciale senese, saranno i comuni, il provveditorato agli studi e l?Asl di Siena e, per le specifiche problematiche dei sordi, l?Istituto Tommaso Pendola. I sottoscrittori, come si legge nel testo, si impegnano ad assicurare il diritto all?educazione, l?integrazione sociale e scolastica negli istituti di ogni ordine e grado, nella convinzione che questa sia una condizione importante per superare l?emarginazione sociale e favorire lo sviluppo dei giovani. Inoltre viene specificato che la scuola, per poter realizzare un?innovazione profonda nella società, ha bisogno di attivare e regolamentare i suoi rapporti con le altre istituzioni pubbliche e private.
L?accordo è stato formulato in conformità con la legge 104 del 5 febbario 1992 e del Decreto ministeriale del 9 luglio 1992, e rappresenta il quadro generale attorno al quale si muovono le azioni specifiche dei firmatari, per ciascuno dei quali sono state stabilite delle competenze specifiche.
In questo senso è prevista una verifica periodica sulle iniziative effettuate, che aiuterà a definire la progressiva attuazione dei programmi, in relazione alle disponibilità economiche reperibili in seno alle amministrazioni. La prima delle verifiche avverrà entro il settembre del 1998. Il principio di fondo è che ciascun ente debba lavorare in stretta collaborazione con gli altri, secondo le proprie competenze. Significativa in questo senso è la lettura del Modello di procedura che descrive, in linea teorica, il percorso dalla segnalazione del caso fino all?intervento:
– segnalazione: i docenti che rilevino che un alunno si trovi in stato di difficoltà debbono avvertire la famiglia e presentare una richiesta alla Asl 7;
– certificazione di handicap: su richiesta della famiglia, verrà redatta dalla Asl;
– diagnosi funzionale: verrà elaborata da un medico, specialista nella patologia evidenziata nella certificazione, che avrà il compito di indicare gli interventi più idonei;
– il profilo dinamico funzionale: si tratta di una prima valutazione dei risultati, redatta da una équipe di specialisti, dopo un primo periodo di inserimento scolastico;
– piano educativo personalizzato: è un ulteriore grado di valutazione del caso. Viene redatto e aggiornato annualmente.
Sia nelle attività di intervento che nelle verifiche sono coinvolti i docenti, i direttori didattici e i presidi, i medici, le amministrazioni locali e le famiglie
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.