Formazione

Il buon bilancio sociale dura tutto l’anno

Pcw ha certificato la rendicontazione del consorzio nazionale servizi. Intervista a Paolo Bersani.

di Redazione

«Un percorso di autoconoscenza dentro e intorno al nostro universo». Così Alberto Ferri, presidente del Consorzio nazionale servizi, definisce il lavoro svolto per la redazione del bilancio sociale. Il Cns nasce nel 1977 su iniziativa di undici cooperative e oggi rappresenta una delle maggiori imprese nazionali attive nel global service e nel facility management, ha un volume di affari di 316 milioni di euro, associa oltre 230 cooperative specializzate nei servizi alla persona, agli enti pubblici, all?industria e al terziario. Le imprese consorziate sono attive in 12 diversi settori produttivi e realizzano un fatturato aggregato di circa 3 miliardi di euro. L?obiettivo del consorzio è quello di aggiudicarsi appalti da amministrazioni pubbliche o commesse da imprese e altre organizzazioni private, e affidarle in esecuzione alle cooperative associate. Tra le tante commesse gestite dalle imprese consorziate vi sono i servizi di igiene ambientale alla Camera dei deputati e all?aeroporto di Milano-Malpensa. «Vogliamo continuare a far dell?ascolto un canale privilegiato di crescita affinché, come nella migliore tradizione cooperativa, al centro del nostro agire permanga il benessere degli individui e non solo l?interesse economico», ripete Ferri quando parla dell?impegno del suo gruppo sul fronte della rendicontazione sociale. Il Cns è una delle poche società in Italia, l?unica del campione preso in esame dalla ricerca realizzata da Ancst, ad avere fatto certificare il bilancio sociale, compito affidato alla società di consulenza PricewaterhouseCoopers. Paolo Bersani è il responsabile del gruppo Sustainable Business Solutions della Pwc. Vita: Dottor Bersani come è strutturato il bilancio sociale di Cns? Paolo Bersani: Cns non fa riferimento a uno schema standard che richiama in modo puntuale un modello definito ma ha cercato di costruire il bilancio sociale tenendo conto delle caratteristiche dell?impresa e delle finalità che ha attribuito alla rendicontazione sociale. Il bilancio si apre con la definizione della visione e della missione. Il Consorzio è un agente attivo che indirizza gli sforzi verso l?obiettivo di fare crescere le cooperative associate. Prosegue con una descrizione della struttura organizzativa, degli organi sociali, degli strumenti di governance per concludersi con una mappa degli stakeholder. Si passa poi alla produzione e distribuzione del valore aggiunto, alla presentazione delle caratteristiche della rete consortile e dei risultati economici aggregati delle cooperative associate. Nella seconda parte del bilancio sociale viene dato spazio alla qualità, all?innovazione, al mercato e al dialogo con gli stakeholder. Vita: Qual è il vostro giudizio? Bersani: Lavoriamo con il Cns dallo scorso anno, abbiamo iniziato svolgendo un?attività di verifica sulla seconda edizione del bilancio sociale, quella relativa all?attività svolta nel corso del 2002. ll bilancio sociale del Cns si presenta come uno strumento di gestione e comunicazione che ha nel forte commitment interno una caratteristica molto positiva che rende il bilancio sociale un vero e proprio strumento di gestione. Nel giudizio sul bilancio sociale redatto sull?attività svolta nel 2003, abbiamo sottolineato come l?attenzione fosse rivolta fondamentalmente verso l?interno e non fossero stati attivati meccanismi strutturati di dialogo e di ascolto con gli stakeholder, come invece suggeriscono i principi dei meccanismi previsti dai modelli di bilanciosociale. Il Cns ha ora tra i suoi obiettivi di sviluppo propio un maggior coinvolgimento degli stake-holder esterni. Vita: Come viene gestita l?attività di costruzione del bilancio sociale di una struttura societaria così complessa? Bersani: Cns ha un gruppo di lavoro interno che ha il compito di redigere materialmente il documento. Il gruppo ha elaborato un sistema di reporting strutturato sulla base delle attività dei diversi stakeholder principali. L?attività ha inizio con la raccolta, da parte delle aree funzionali, di tutte le informazioni utili: queste vengono elaborate per renderle omogenee così da avere un bilancio equilibrato. Il gruppo di lavoro che si occupa del bilancio sociale gestisce inoltre le valutazioni degli stake-holder sulle diverse bozze. Anche nel caso del Cns, come del resto avviene per tutte le altre imprese impegnate in un?attività di reporting sociale, la redazione del bilancio sociale richiede un dispendio di risorse che deve essere coordinato con tutte le altre attività dell?impresa. Vita: Che ruolo viene riconosciuto agli stakeholder? Bersani: La rilevazione delle aspettative degli stakeholder è un?attività avviata da un paio di anni ed è stata finora prevalentemente orientata ai clienti e alle cooperative associate. Periodicamente viene rilevato il grado di soddisfazione di queste categorie e individuati i loro bisogni latenti. Cns sta analizzando la possibilità di definire, prendendo le mosse dai dati rilevati per la redazione del bilancio sociale, un tableau du bord socialmente responsabile dove, oltre agli indicatori di tipo gestionale, strategico e organizzativo, vi siano anche indicatori da inserire nel bilancio sociale sui quali misurare le performance, così da rendere il bilancio sociale uno strumento di monitoraggio continuo.


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