Cultura

Bio tra locale e globale, il tema del Premio Biol

A Bari, venerdì il Forum internazionale del Premio Biol. Sabato la premiazione dei vincitori

di Carmen Morrone

?Bio tra locale e globale – L?agricoltura biologica e la globalizzazione: rischi e opportunità per i sistemi agroalimentari locali?. Questo il tema del tradizionale Forum curato nell’ambito del Premio Biol, come in ogni edizione, dall?Osservatorio Internazionale Olivicoltura Biologica coordinato dal professor Bernardo De Gennaro. L’appuntamento – patrocinato dall’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Bari – è per venerdì 29 aprile dalle 9,30 alle 13, in Camera di Commercio di Bari (1° piano). Qui, infatti il Premio Biol vivrà la sua due giorni barese ? chiusura sabato 30 con la proclamazione e premiazione dei vincitori – dopo la prima parte di eventi gastronomici e culturali tenutisi la settimana scorsa ad Andria. Dunque, attraverso la presentazione di differenti esperienze e punti di vista, il Forum internazionale intende offrire, all?insegna dei principi fondanti dell?agricoltura biologica, un contributo alla ricerca di modelli di sviluppo più equi e sostenibili per i sistemi agroalimentari. Modelli in grado di dare una risposta al declino dei redditi dei produttori agricoli e all’eccessiva crescita del potere di mercato delle multinazionali dell?agroalimentare, alla perdita dei legami tra le comunità, il territorio e la propria agricoltura. I lavori saranno suddivisi in due piattaforme: “Agricoltura biologica e sviluppo sociale”, e “Certificazione e mercato globale”. Prestigioso il livello dei relatori, a cominciare da direttore Ifoam Bernward Geier, che aprirà i lavori tracciando il quadro della bioagricoltura nel mondo. Dopo di lui, nella prima sessione, gli interventi del coordinatore dell?Osservatorio Internazionale Bernardo de Gennaro (?L’agricoltura biologica e la globalizzazione? il suo tema), del direttore CIHEAM-IamB Cosimo Lacirignola (?Il biologico come opportunità di sviluppo sociale nel bacino Mediterraneo?), di Cesare Zanasi dell?Ateneo di Bologna (?Agricoltura biologica e sviluppo locale integrato?), di Antonio Compagnoni di Icea (?La certificazione del FairTrade: come funziona e perché utilizzarla?), dello spagnolo Manuel Gonzàlez de Molina Navarro (?Il piano d?azione per l?agricoltura biologica nella regione dell?Andalucia?), quindi dell?assessore provinciale all?Agricoltura Anna Paladino (?Il ruolo della Provincia di Bari nello sviluppo rurale integrato?). Spazio poi al binomio certificazione e mercato globale, con le testimonianze legate alla globalizzazione in Palestina e in Cile ? fornite da Thameen Hijawi e Agustín Infante -; all?esperienza pionieristica brasiliana della certificazione partecipativa, illustrata da Meirelles Laercio della Rede Ecovida; all?ipotesi di marketing congiunto tra prodotti bio e del commercio equosolidale illustrate dal responsabile dei prodotti biologici ed equo-solidali Coop, Marco Malferrari. Quindi gli approfondimenti sul commercio internazionale del responsabile del Presidi del Sud – Slow Food Vito Puglia (?La conservazione dei sapori poveri: come globalizzare il locale?). Prima della chiusura affidata al presidente Icea Nino Paparella (?Il Biol, un Premio bio ed equosolidale?) sono previsti interventi di rappresentanti di Cia, Coldiretti e Confagricoltura. A coordinare i lavori, Luigi Triggiani di Unioncamere. La decima edizione del Premio Biol (www.premiobiol.it), l?unico concorso internazionale riservato ai migliori extravergini biologici organizzato dalla Camera di Commercio di Bari con il coordinamento tecnico del CiBi e il supporto del Comune di Andria, si chiuderà sabato, con l?assegnazione dei premi tra gli oltre 200 oli biologici ammessi alla fase finale, provenienti da 15 Paesi (Albania, al debutto, e Arabia, Argentina, Australia, Cile, Croazia, Grecia, Israele, Italia, Nuova Zelanda, Perù, Portogallo, Spagna, Turchia e Usa). La giuria internazionale assegnerà il Premio Biol, rivolto al migliore olio extravergine biologico imbottigliato all?origine e pronto per la commercializzazione; il Biolpack, per il miglior packaging, ossia il confezionamento di prodotto con il migliore design e la più esauriente etichettatura (deciso da una specifica giuria formata da esperti in comunicazione, in etichettatura e da consumatori); il Biolblended, premio per il miglior blended, cioè il prodotto finito (e quindi imbottigliato) commercializzato con marchi non del produttore, ma che abbia comunque origine e qualità certa. Più vari riconoscimenti territoriali. Il Biol è sostenuto da vari organismi nazionali e internazionali del settore, come Ifoam – Federazione Mondiale dei Movimenti di Agricoltura Biologica, Aiab – Associazione Italiana per l?Agricoltura Biologica, Icea – Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale, Consorzio Puglia Natura.


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