Formazione

I permessi ex legge 104 non incidono sul diritto a ferie e tredicesima

Deve essere garantita al lavoratore disabile (o al soggetto che lo assiste) piena parità di trattamento.

di Giulio D'Imperio

In una recente precisazione, il ministero del Lavoro ha chiarito che, in considerazione del decreto legislativo 216/2003, deve essere garantita al lavoratore disabile (o al soggetto che lo assiste) piena parità di trattamento sia riguardo all?occupazione che alle condizioni di lavoro.
In base a tale disposizione, il ministero ha puntualizzato la casistica dei permessi previsti dalla l.104/1992 e i rischi di discriminazione legati, nella pratica, alle ferie e alla retribuzione.
Per le ferie, il Welfare ricorda che l?istituto è da ritenersi un diritto costituzionale irrinunciabile per il lavoratore, ai sensi dell?art. 36 della Costituzione. Pertanto decurtarle a chi chiede permessi in base alla legge 104, significa non rispettare gli obiettivi di tutela stabiliti dalla stessa legge quadro. è bene ricordare che tale disposizione, introducendo agevolazioni a favore dei disabili, non può avere come conseguenza una riduzione del diritto alle ferie retribuite che servono alla ripresa psico-fisica del lavoratore.
Per quanto attiene alla tredicesima mensilità, essa deve essere elargita in quanto indennità di carattere retributivo. Viene perciò effettuata una distinzione tra permessi per l?assistenza ai disabili e permessi richiesti dagli stessi disabili. Nel primo caso, se la tredicesima non fosse pagata in misura piena si verificherebbe una discriminazione indiretta nei confronti del disabile che usufruisce dell?assistenza. Se invece la decurtazione della tredicesima mensilità si verifica nei confronti del disabile stesso, la discriminazione è diretta.
Pertanto, i lavoratori che hanno usufruito dei permessi hanno la possibilità di richiedere legittimamente ai propri datori di lavoro sia il riconoscimento delle ferie che le quote di mensilità aggiuntive 2003 e 2004 decurtate.

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