Volontariato

Sport di base, numeri da campioni

Oltre il 60% delle associazioni del terzo settore, sono enti sportivi e ricreativi.

di Redazione

Forse non tutti sanno che ben il 63,4% del Terzo Settore è costituito da associazioni sportive e ricreative che quotidianamente svolgono un lavoro importantissimo per la collettività. Un?opera costante e qualificata che vanta migliaia di iscritti e che dimostra di essere già un punto di riferimento diverso e complementare rispetto allo sport di prestazione. Secondo i rilevamenti Istat del 2001, circa 34 milioni di cittadini praticano stili di vita attivi. Tra questi, 16 milioni e mezzo si classificano come sportivi in senso stretto e 11 milioni e mezzo dichiarano una pratica assidua. Una ricerca del 2003, promossa da A.C. Nielsen, eleva a 20.420.000 gli italiani ? tra professionisti, dilettanti e amatori ? che praticano lo sport con una certa continuità, riscontrando un aumento del 17% circa, rispetto ai dati del 2000. Entrambe le fonti limitano a solo un quarto del totale dei praticanti gli iscritti a organizzazioni sportive e società federali: 3.600.000 nelle federazioni del Coni, circa 4.000.000 nei 17 enti di promozione sportiva presenti in Italia. Oltre all?aspetto partecipativo, poi, non si può non tenere in conto l?aspetto economico delle attività sportive. Accanto alla ricchezza prodotta dalle attività direttamente collegate allo sport, come la vendita di articoli sportivi e abbigliamento tecnico, c?è tantissimo indotto: servizi di trasporto, turismo, ristorazione e ricettività alberghiera, servizi sanitari, attività editoriali. Recenti studi hanno valutato in circa 35 miliardi di euro il fatturato dell?intero sistema sportivo italiano, compreso quello ?professionistico?, di cui circa 25 miliardi derivati dalle famiglie italiane, il 4% della loro spesa complessiva. Dunque lo sport contribuisce per il 2,5% al Prodotto interno lordo e rappresenta il quarto comparto produttivo nel nostro Paese, pressappoco ai livelli della moda ?made in Italy?. Questi dati, che si riferiscono al 2001, si traducono sul piano del lavoro in circa 550.000 addetti, di cui 220.000 direttamente impegnati nel comparto sportivo, i quali ricavano redditi per oltre 10 miliardi di euro. A questi va aggiunto l?esercito di volontari, in qualche caso incentivati, che prestano allo sport il corrispettivo di circa 154 milioni di ore di lavoro, per un controvalore stimato in circa 17 miliardi di euro. Le stime vanno approssimate per difetto poiché, soprattutto nelle palestre e nelle piccole società dilettantistiche, si vive molto di sommerso, di lavoro nero e sottopagato.


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