Welfare

Sport: campagna pro diritti umani in vista di Pechino 2008

US Acli: «La stessa scelta di Pechino come città ospitante i Giochi impone un’azione e una riflessione sulla questione dei diritti politici e civili che in Cina subiscono limitazioni gravissime»

di Gabriella Meroni

Una ?tregua olimpica? per Pechino 2008 e una grande campagna di opinione per promuovere il rispetto dei diritti civili in Cina, Paese ospitante delle prossime Olimpiadi. Sono le idee lanciate dall?Unione sportiva Acli nel corso del XII Congresso nazionale dell?Associazione in svolgimento a Montesilvano (PE).

«Possiamo e dobbiamo rilanciare, almeno idealmente, l?antica tradizione della tregua olimpica ? afferma il presidente dell?Us Acli Alfredo Cucciniello ? Il Coni ed il Cio potrebbero chiedere alle nazioni che intendono partecipare alle prossime Olimpiadi del 2008 un impegno concreto di pace, che non imporrà certo uno stop a tutte le guerre del mondo ma aiuterà almeno ad accendere i riflettori sui tanti conflitti in corso, soprattutto quelli più dimenticati».

La stessa scelta di Pechino come città ospitante i Giochi impone un?azione e una riflessione sulla questione dei diritti politici e civili che in Cina subiscono limitazioni gravissime. Anche su questo l?Unione sportiva Acli chiede un coinvolgimento di Coni e Cio. Dal canto suo, l?Associazione si impegna a lavorare per promuovere una grande battaglia di sensibilizzazione sul tema dei diritti civili in vista di Pechino 2008: aderendo alla campagna ?la Cina non è vicina? lanciata dalla trasmissione radiofonica Zapping, e lanciando a sua volta sul proprio sito una raccolta di firme aperta a tutti i cittadini.

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