Cultura

Italia, controlla anche tu le tue armi

Come? I promotori, forti di 225mila firme raccolte nel mondo, non hanno dubbi: serve un trattato sulla tracciabilit

di Riccardo Bagnato

Arriva in Italia Control arms, la campagna promossa da Amnesty International, Oxfam e Iansa (International action on small arms). Partita il 9 ottobre 2003 nel Regno Unito, Control arms, che ha già raccolto oltre 225mila adesioni da privati cittadini, star e politici (ultima, in termini di tempo, quella di Jack Straw, segretario per gli Affari esteri del governo britannico), è stata presentata in Italia da Davide Cavazza, direttore campagne Amnesty International, mercoledì 23 marzo a Roma, insieme a Maurizio Simoncelli (Archivio Disarmo) e Riccardo Troisi (Rete per il Disarmo).
«In Italia», ha affermato Cavazza, «Control arms camminerà su due gambe: da un lato Amnesty si occuperà del livello internazionale ed europeo, mentre dall?altro la Rete per il Disarmo (nata a seguito della campagna in difesa della legge 185/90, ndr), svilupperà un serie di campagne a livello nazionale». «A livello internazionale, quindi», ha precisato Cavazza, «promuoveremo, anche in Italia, The Million Faces Petition (Petizione dei mille volti)». Uno dei due obiettivi della campagna è far approvare la bozza del Trattato sul controllo del commercio delle armi promosso dalla campagna (e finora accettato da Regno Unito, Finlandia, Cambogia, Kenya, Mali, Costa Rica, Islanda e Nuova Zelanda) che affronta il problema della marcatura e della tracciabilità delle armi (cioè della loro riconoscibilità sul mercato), discusso in sede Onu nel 2001 a New York, e per il quale si dovrà trovare una soluzione nel 2006. Entro questa data la campagna intende raccogliere un milione di volti.
Secondo obiettivo è il rafforzamento del Codice di condotta europeo, volto a definire una comune politica europea per le esportazioni, ma attualmente non vincolante. Per favorire un ampio sostegno al Trattato, Amnesty International ha rivolto l?appello direttamente al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e ai ministri Fini, Martino e Pisanu affinché il governo sostenga la sua adozione. Per questo ha preparato un?altra petizione che potrà essere firmata e inviata a Berlusconi da chiunque condivida le raccomandazioni di Control arms.
Info:www.controlarms.it

Come aderire-Firma con un click
La Million Faces petition ovvero un nuovo modo di fare campaigning. Ma come funziona? E soprattutto, come si fa a partecipare? Si tratta della prima raccolta di ritratti a sostegno del Trattato internazionale sulle armi. Il modo più immediato di aderire è quello di connettersi alla pagina in inglese www.controlarms.org su cui bisogna scrivere il proprio nome, cognome, email, e dire se si ha più di 16 anni o no. Successivamente, si può inviare la propria foto (meglio il viso) oppure, se non si ha una foto a portata di mano, si può disegnare il proprio volto grazie a un ingegnoso sistema che utilizza il mouse. Infine, si sceglie una frase da inserire sotto l’immagine, si scrive il proprio indirizzo, ed è fatta. Un?alternativa italiana è sul sito www.disarmo.org, dove scaricare il modulo in pdf per la fotopetizione, compilarlo (fare cioè le stesse cose descritte prima, ma su un foglio), e inviarlo successivamente per posta agli indirizzi indicati.

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