Cultura

Rimpatri forzati di extracomunitari, l’Europarlamento censura l’Italia

Necessità di una politica comunitaria di immigrazione

di Matteo Manzonetto

Il Parlamento europeo ha approvato una mozione di censura sul comportamento delle autorità italiane nel caso dei rimpatri forzati da Lampedusa verso la Libia. Passato con un solo voto di scarto (51 contro 50) e con scarsissima partecipazione degli europarlamentari italiani, il documento afferma la preoccupazione dell?Europarlamento verso le «espulsioni collettive di richiedenti asilo e di migranti irregolari verso la Libia o altri Paesi», e invita le autorità italiane ed europee ad assicurare l?esame individuale delle richieste d?asilo.
Anche l?Alto Commissariato Onu per i Rifugiati ha condannato le ultime espulsioni compiute dal nostro governo, sostenendo il rischio che fossero stati rispediti al di là del Mediterraneo ?rifugiati veri? o persone che vivono in situazioni di pericolo nel loro Paese d?origine. L?Italia e gli altri Paesi vengono quindi invitati a dare libero accesso ai rappresentanti Unhcr ai campi rifugiati. La mozione mette poi l?accento sulla necessità di una politica comunitaria di immigrazione, «basata sull?apertura di canali di immigrazione legale e sulla definizione di norme comuni di protezione dei diritti fondamentali degli immigrati e dei richiedenti asilo in tutta l?Unione europea». Pertanto viene fatta richiesta alla Commissione europea, ?guardiana? dei trattati, a vigilare sul rispetto dei diritti umani nell?Ue. Ai governi viene invece chiesto di dare attuazione in tempi brevi alla direttiva comunitaria sull?attribuzione della qualifica di rifugiato.
Alla Libia viene invece fatta richiesta di «di permettere l?accesso di osservatori internazionali, porre fine alle espulsioni e agli arresti arbitrari di migranti, ratificare la convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati e di riconoscere il mandato dell?Unhcr».

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