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Usa, la Corte Suprema dice no alla pena capitale di un disabile
La sentenza ha stabilito che le giurie sono tenute a valutare l'handicap mentale come circostanza attenuante. Sono stati 35 i disabili giustiziati dal 1976 ad oggi
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto, con sei voti a tre, la sentenza capitale per Johnny Paul Penry, un disabile mentale che si trova nel braccio della morte in Texas dal 1980 per lo stupro e l’omicidio di una giovane donna, Pamela Moseley Carpenter.
Nell’escludere la pena di morte, la corte ha stabilito che una mancanza di istruzioni chiare ha lasciato la giuria in una posizione ?costituzionalmente inadeguata? a proteggere i diritti di Penry. I suoi avvocati dicono di lui che abbia lo sviluppo mentale di un bambino di sette anni. Penry, che aveva confessato l?omicidio della Carpenter, è stato condannato a morte nel 1980; la Corte Suprema ha accolto il suo primo appello nel 1989, e sulla base di questo caso ha stabilito due nuovi principi relativi alla pratica della pena di morte. Nel caso Penry v. Lynaugh, la Corte Suprema ha stabilito che le esecuzioni di persone con disabilità mentali non erano una violazione dell?Ottavo Emendamento, che proibisce le pene crudeli e inusuali.
Comunque le giurie erano tenute a valutare la disabilità mentale come circostanza attenuante.
La giuria condannò Penry di nuovo a morte, ma la maggioranza dei giudici della Corte Suprema, con la sentenza emessa il 4 giugno scorso, hanno rovesciato di nuovo la sua condanna.
La Corte Suprema non ha emesso un giudizio sulla ammissibilità di giustiziare minorati mentali. La sentenza del 1989 non considerava questo non costituzionale, ma ha dichiarato che ?l?evoluzione del rispetto dei valori umani? poteva mutare l?opinione delle Corte.
La questione sarà indirizzata nell?autunno, quando la Corte Suprema ascolterà l?appello di Ernest McCarver, un altro minorato condannato a morte nel Nord Carolina.
Attualmente 14 stati americani proibiscono di giustiziare disabili mentali. Il ?Death Penalty Information Centre? ha registrato 35 esecuzioni di minorati mentali, dalla reintroduzione della pena capitale nel 1976.
Info: www.nessunotocchicaino.it
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