Cultura
Papa: i giornali tedeschi presi alla sprovvista
Pochi i siti web di famosi giornali tedeschi pronti per l'evento
di Giulio Leben
Forse non ci credevano. Forse non ci credono tuttora. Sta di fatto che sono pochi i giornali online tedeschi che hanno accolto immediatamente la notizia.
Se la Faz, l’economica Frankfurter Allgemeine, si affida da un lato allo speciale (in cui compare ancora, 30 minuti dopo le elezioni, la dicitura “Chi sara’ il nuovo Papa?”), dall’altro, ospita un primo commento a firma di Heinz-Joachim Fischer (“Der Glaubens-Wächter” ovvero “Il guardiano del pensiero”) in cui prende sostanzialmente in giro l’italianissimo Corriere della Sera. Fischer ricorda infatti ai colleghi italiani il detto “chi entra Papa, esce cardinale” e sembra dire, “non lo avevate detto voi?”. Già.
L’amburghese radikal-chic “Die Zeit” si limita a un comunicato, accompagnandolo però da un colloquio tra il filosofo Jürgen Habermas e il cardinale Ratzinger nel 2004. Così come la Sueddeutsche Zeitung di Monaco di Baviera, che per lo meno ha il buon gusto giornalistico di ricordare nel sommario le parole pronunciate dal nuovo Papa.
E cosa fa il “Berliner Zeitung?” Nulla, semplicemente nulla, e nulla sembra essere successo secondo il quotidiano della capitale. Rimedia il “Tagesspiegel”, l’altro giornale di Berlino, confezionando un’apertura… d’agenzia.
Si torna ad Amburgo, e qui, con qualche ritardo, il settimanale “Stern” confeziona un vero e proprio speciale per le elezioni del Papa. Così come fa “Der Spiegel“.
Ma cosa succede a Marktl am Inn (Passau, Baviera), la città natale del nuovo Papa? La “Passauer Neue Presse” accoglie la notizia mettendo in campo tutto quel che ha: un comunicato, qualche riga sul fatto che è il primo papa tedesco dopo 480 anni, un ritratto, ma il tutto… farina di agenzia. Di più poté il sito della città, che ospita un commento del Vescovo Wilhelm Schraml.
Nessuna sorpresa quindi. E niente in confronto al chiaro, quasi velenoso, titolo dei cugini d’oltralpe: Libération, in Francia, titola infatti “Habent Papam”, ovvero hanno il Papa. A cui sembra fare eco, tornando dall’altra parte del Reno, la “Taz” (“Die Tageszeitung”), sempre di Berlino, e legata agli ambienti ‘Gruen’ della capitale, per cui l’elezione del nuovo Papa, anche se tedesco, non merita alcuna notizia.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.