Non profit

Cara Fnac, così gli ultimi restano sempre ultimi

Fnac invita a portare nei negozi i libri usati

di Redazione

La classificazione recentemente proposta dall?Economist per le iniziative sociali delle aziende ha suscitato molte polemiche, ma a volte aiuta a distinguere meglio realtà e finzione nella csr. Ci è tornata in mente leggendo la pubblicità di Fnac, il megastore francese della cultura. A Milano, Fnac invita a portare nei negozi i libri usati – solo se in buono stato e con qualche esclusione, i vocabolari ad esempio – per arricchire la biblioteca della Caritas Ambrosiana; in altre cinque città i beneficiari sono istituzioni pubbliche o del privato sociale. Ma di quali libri stiamo parlando? In mancanza di informazioni precise, può sorgere il dubbio che le biblioteche vengano intasate di testi di scarsissimo valore, insomma il superfluo culturale o peggio. Anche perché ogni libro vale un buono sconto di 3 euro su un acquisto minimo di 15 euro: decisamente, un po? poco per ?attirare? libri davvero interessanti. Forse gli utenti della biblioteca Caritas si meritavano qualcosa di meglio, magari un libro nuovo in dono ogni cinque o dieci libri portati in negozio. In più la promozione dura poche settimane (fino al 30 aprile). Più che altro è un modo per rinvigorire le vendite in un momento di fiacca. Facendo leva su un marchio di grande prestigio nella solidarietà sociale.

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