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Servizio civile,cambiano le regole

Con l’approvazione definitiva del decreto legge omnibus entrano in vigore un sistema sanzionatorio per gli enti e la fine dell’incompatibilità tra servizio civile volontario e lavoro

di Redazione

Il servizio civile nazionale cambia faccia. In pochi se ne sono accorti, anche perché le novità si nascondono fra le pieghe della conversione in legge del decreto n. 7 del 31 gennaio 2005, avvenuta lo scorso 23 marzo. Il provvedimento, noto come decreto omnibus (e infatti dall?università alla mobilità dei pubblici dipendenti fino alle imposte di bollo, contiene di tutto un po?), raccoglie il plauso di Cristina Nespoli, presidente della Cnesc, la Conferenza nazionale degli enti di servizio civile: «Tutto sommato, il ?pacchetto? mi sembra vada nella giusta direzione». La prima modifica della legge 64/2001, la norma che ha istituito il servizio civile volontario, prevede l?introduzione di una serie di sanzioni amministrative per gli enti che violino le corrette modalità di impiego dei volontari. «Finalmente si è introdotto anche un sistema di punizione per gli enti, era tempo che lo richiedevamo», afferma la Nespoli. Fino ad oggi, infatti, la legge prevedeva sanzioni solamente a carico dei ragazzi. L?articolo 6 del decreto omnibus introduce quindi, in ordine di crescente gravità: la diffida per iscritto, la revoca del provvedimento di approvazione del progetto, l?interdizione temporanea, della durata di un anno, a presentare altri progetti di servizio civile e, nei casi più gravi, la cancellazione dall?albo degli enti di servizio civile. Provvedimenti che, nel caso, saranno presi dall?Ufficio nazionale previa ispezione presso l?ente. Un impianto sanzionatorio necessario, ma che non soddisfa del tutto la Nespoli: «Mi sembra un po? vago. Per esempio rimane in sospeso il caso in cui un ente già accreditato perda in un secondo momento i requisiti per l?accreditamento. Lo ripeto ancora una volta: il servizio civile non è per tutti. Né per tutti i giovani, ma nemmeno per tutti gli enti.». Decisamente positivo il giudizio sul passaggio che prevede che la controparte contrattuale dei volontari sia l?Ufficio nazionale e non i singoli enti. «In vista dell?ingresso nella gestione della materia delle Regioni, previsto per il primo gennaio 2006, si ribadisce con forza il carattere nazionale del servizio civile», osservano alla Cnesc. Ma a far prevalere comunque il favore verso la modifica legislativa è stata senz?altro la revisione dell?articolato che prevedeva l?incompatibilità tra attività di volontario in servizio civile e attività di lavoro subordinato o autonomo. Nella nuova versione, l?impegno complessivo dei volontari sarà di 30 ore settimanali anziché 36, «mentre l?incompatibilità sussisterà solo nel caso in cui l?attività professionale si sovrapponga ai tempi del servizio civile», spiega la Nespoli. Una vera e propria rivoluzione, che si combina a un?altra norma introdotta dal decreto omnibus salutata con favore dalle associazioni. Diminuiscono, infatti, le ore di formazione obbligatoria a carico degli enti, che non dovranno essere meno di 80 (30 di formazione generale e 50 di formazione specifica). Ottanta ore da esaurire però nei primi tre mesi. «In questo caso, l?unico neo è proprio la tempistica», conclude la Nespoli, «avrei preferito spalmare le ore di formazione lungo tutti i 12 mesi di servizio». A che punto é C’é competitività e competitività Dopo il decreto legge sulla competitività, è stato pubblicato anche il testo del disegno di legge, cioè quella parte del pacchetto che il Consiglio dei ministri aveva licenziato, insieme al decreto, ma con carattere di minore urgenza. Il ddl. 5736 è stato presentato alla Camera, mentre il decreto legge (che contiene la +Dai -Versi) è in discussione al Senato, alla commissione Bilancio. Anche il disegno di legge contiene passaggi riguardanti in terzo settore. Si tratta dell?art. 12, che agevola la donazione di computer e software alle onp; dell?art. 16, che si propone di agevolare le erogazioni liberali in materia di beni culturali e, infine, dell?art. 17, che contiene la dibattutissima modifica di un solo articolo della legge 266/1991, l?art. 15, sulla gestione dei fondi del volontariato e i Csv. www.camera.it Legge comunitaria 2005 Il governo ha approvato un disegno di legge per l?adempimento degli obblighi derivanti dall?appartenenza dell?Italia alle Comunità europee (legge comunitaria 2005). Il ddl fissa i termini per l?esercizio della delega legislativa a recepire le direttive Ue (diciotto mesi dall?entrata in vigore), ne determina requisiti formali e criteri direttivi. www.governo.it Riparto fondo sanitario Nella Conferenza Stato-Regioni del 23 marzo è stato raggiunto l?accordo sul riparto del Fondo sanitario nazionale 2005, pari a 90 miliardi di euro, un finanziamento mai raggiunto prima in Italia, di cui 2 miliardi per la copertura di debiti pregressi. Lo hanno annunciato il premier Silvio Berlusconi con il ministro Sirchia e il ministro La Loggia. www.ministerosalute.it


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