Mondo
Parigi avverte la Siria, “piano Usa per rovesciare il potere”
Sempre più isolato, il partito Baath vede a rischio la sua sopravvivenza politica
La Francia ha ammonito la Siria dell’esistenza di piani Usa per rovesciare il regime del Baath, mentre l’opposizione siriana ha accusato di impotenza il partito al potere e invitato al ”cambiamento”. Lo ha riferito oggi il quotidiano libanese An Nahar, citato dall’Ansa. Secondo il quotidiano, la Francia ha inviato negli ultimi giorni un messaggio alla Siria ‘attraverso canali europei”, avvertendola che ”gli Stati Uniti hanno molti scenari contro il regime siriano, compresi piani non politici che vanno al di la’ delle pressioni politiche e dell’isolamento”. Il messaggio, sempre secondo An Nahar, prosegue affermando che Parigi ”vuole aprire una nuova pagina nelle relazioni e schierarsi con la Siria, a condizione che Damasco persegua seriamente cambiamenti radicali in direzione della democrazia”. Assieme agli Usa, la Francia e’ stata promotrice della risoluzione 1559 approvata lo scorso settembre dal Consiglio di sicurezza Onu e che ha richiesto alla Siria di ritirare i suoi 14.000 soldati dal Libano e di porre fine a 29 anni d’influenza politico-militare sul vicino paese. La risoluzione ha suscitato pressioni internazionali, isolando di fatto la Siria, che si e’ impegnata a ritirare le sue truppe entro il 30 aprile. E a queste pressioni, si sono unite quelle dei partiti d’opposizione siriani per un ”cambiamento” dopo 41 anni di governo del Baath. In una dichiarazione pubblicata da An Nahar, la Coalizione democratica nazionale che raggruppa cinque partiti d’opposizione ha accusato il Baath di essere ”incapace di far uscire il paese dall’attuale situazione d’incertezza e dai pericoli che da ogni parte circondano la Siria”. Composta da Unione socialista democratica, Partito comunista siriano- Ufficio politico, Partito laburista rivoluzionario, Partito democratico Baath e Partito arabo socialista, la Coalizione ha invitato ”le forze arabe della democrazia e della liberta’, le nazioni amanti della pace e le organizzazioni per i diritti umani ad appoggiare la lotta della Siria per il cambiamento”. ”Il cambiamento non e’ piu’ una scelta, ma un dovere per salvare la Siria”, si legge nella dichiarazione, che secondo anonime fonti ufficiali siriane citate da An Nahar ”e’ in linea con le pressioni internazionali” esercitate su Damasco.
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