Mondo

Presidenti India e Pakistan: “pace irreversibile”

Dopo anni di guerra e gelo diplomatico, i due Paesi provano ad incamminarsi sulla via della pace

di Joshua Massarenti

‘Il processo di pace e’ ormai irreversibile”. Lo hanno detto questa mattina Pervez Musharraf e Manmohan Singh in una dichiarazione congiunta resa nota dall’Ansa a conclusione della visita del Presidente pakistano nella capitale indiana. ”Siamo consapevoli della storica opportunita’ – ha proseguito il Primo Ministro indiano Manmohan Singh – offerta dallo sviluppo delle nostre relazioni e dal desiderio di entrambi i nostri popoli di ottenere una pace durevole”. La ”tre giorni” indiana di Musharraf, dunque, si conclude in un clima di estrema cordialita’ e speranza per il futuro, in uno scenario che appare totalmente cambiato rispetto a quello del vertice di Agra nel 2001: ”c’e’ stato un cambiamento a 180 gradi rispetto al 2001 – ha dichiarato Musharraf -, e’ la mentalita’ complessiva e l’atmosfera che sono cambiate. Il mondo intero, specie dopo l’11 settembre, e’ cambiato”.

Una visita, quella a Delhi, che il presidente pachistano non ha esitato a definire un successo, anche oltre le sue piu’ rosee aspettative. La nuova impronta dei rapporti indo-pakistani sembra tuttavia dominata in primo luogo dall’economia: i due Paesi, infatti, hanno deciso di intensificare gli scambi commerciali e di istituire un ”business council” che si occupi delle problematiche comuni. Deciso anche l’aumento dei collegamenti stradali e ferroviari. In primo luogo dell’ autobus che gia’ dai primi di aprile collega Srinagar, nel Kashmir indiano, con Muzaffarabad, in Pakistan.

A partire da gennaio 2006, inoltre, verra’ inaugurata una nuova linea ferroviaria che colleghera’ la citta’ di Munnabao, nel Rajastan, nell’ India settentrionale, con Khokrapar, nella provincia di Sindh, nel Pakistan meridionale. E ancora un autobus colleghera’ Poonch, nella zona del Kashmir indiano, con Rawalakot, nel Kashmir pachistano. Ipotizzata anche la istituzione di un collegamento fra Amristar (la citta’ indiana sacra per i sikh, nel Punjab) e Lahore. I due leader, a testimonianza della rinnovata volonta’ di dare nuovo smalto alle relazioni diplomatiche reciproche, hanno anche auspicato la riapertura, a breve, dei consolati pakistano a Mumbai e indiano a Karachi. La disputa sul Kashmir e la questione di Siachen (il ghiacciaio hymalaiano le cui acque sono contese da entrambi i Paesi) restano naturalmente le questioni piu’ delicate. ”Abbiamo parlato di tutto, compresa la questione del Kasmir”, aveva dichiarato ieri Musharraf al termine del suo lungo colloquio con il Premier indiano. Molte le dichiarazioni di buona volonta’, ma, almeno per il momento, nessuna soluzione concreta. Entrambi i leader sanno bene, infatti, che non sara’ facile trovare una soluzione sulla questione del Kashmir. ”Bisogna lavorare per trovare una soluzione – ha dichiarato stamattina Musharraf durante un incontro con alcuni editori dei principali giornali indiani – che soddisfi sia l’India, sia il Pakistan, che il popolo del Kashmir”. Il problema, infatti, al di la’ dei rapporti con l’India, resta anche quello delle istanze avanzate dai gruppi separatisti, in primo luogo quello di Hurryat, che lottano per l’ indipendenza del Kashmir sia dall’India che dal Pakistan. ”E’ necessario coinvolgere anche loro nel dialogo affinche’ il processo di pace possa andare avanti e concludersi con successo” ha detto Musharraf in proposito. Per il momento, dunque, si prosegue lentamente sulla via del disgelo, dell’ammorbidimento dei rapporti, della collaborazione commerciale. La LOC (Line of Control) verra’ resa meno rigida anche se, sin dal suo arrivo a Delhi, Musharraf ha dichiarato con fermezza che ”la soluzione alla questione del Kashmir non potra’ mai consistere nella semplice accettazione della LOC come confine ufficiale fra i due Paesi”. L’ammorbidimento della LOC, tuttavia, servira’ a distendere i rapporti fra le popolazioni di frontiera, consentendo anche alle famiglie divise, che vivono cioe’ in parte nella zona indiana e in parte nella zona pakistana, di potersi finalmente riunire, o semplicemente incontrare, dopo anni di separazione forzata. Oltre al suo incontro con il Primo Ministro indiano Singh (che pure ha costituito la parte principale della visita) Musharraf ha avuto ieri sera anche importanti incontri con Sonia Gandhi, leader del partito di maggioranza governativa, e con L.K Advani, leader dell’opposizione. Con entrambi, Musharraf ha avuto colloqui brevi, ma definiti da entrambe le parti cordiali e incoraggianti per il futuro. Il Presidente pakistano, in particolare, ha esteso anche a Sonia Gandhi l’invito (gia’ formulato al Primo Ministro indiano e da lui accettato) a recarsi presto in Pakistan in visita ufficiale. Prima di partire per le Filippine, stamattina Musharraf ha incontrato anche l’ ex Primo ministro indiano Atal Vajpayee.

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