Cultura
30mila volte grazie
La prima raccolta fondi del nostro settimanale ha toccato quota 30.540 euro.Andranno a sei ong presenti in Sri Lanka,India e Indonesia
Sri Lanka, India e Indonesia. Sono queste le destinazioni dei 30.540 euro raccolti dalla campagna Un aiuto trasparente lanciata dal nostro settimanale in favore delle popolazioni del Sud-Est asiatico colpite dallo tsunami. Tutti i progetti finanziati sono già attivi o incominceranno entro pochi giorni. Le risorse raccolte da Vita saranno infatti utilizzate da 6 ong, che già erano presenti nei luoghi del disastro. Questo ha reso possibile l?azzeramento dei tempi di monitoraggio.
Fondi al ?montessori?
Il viaggio al seguito dei 30.450 euro incomincia dallo Sri Lanka e precisamente dalla località di Thirrukkovil, al confine dei distretti di Batticaloe e Ampara. Qui Aibi – Amici dei bambini attraverso parte dei 1,4 milioni di euro della Protezione civile ha un progetto per la costruizione di case e centri di accoglienza per minori. «I lavori però non saranno conclusi prima di quattro mesi», rivela Elisabetta Pontello, responsabile Sri Lanka di Aibi. «Nel frattempo 40 bambini dagli 8 ai 12 anni dei campi profughi circostanti grazie ai 5mila euro della campagna di Vita saranno mantenuti presso la parrocchia e il ?montessori? (termine con cui i cingalesi chiamano gli asili, ndr)».
«Le chiameremo scuole di Vita», un gioco di parole, con cui Nino Sergi, presidente di Intersos, ribattezza le tende e le latrine che grazie a Un aiuto trasparente (5.450 euro) stanno sostituendo la scuola media di Al Manar Vidayalayam e le scuole primarie Tharul Jannah e Waddam (le prime due del villaggio di Taqwa Nagar, la terza in quello di Waddam). Gli edifici si trovano nel distretto di Trincomalee e sorgevano in prossimità della spiaggia prima di venir spazzati via dal maremoto. In totale le scuole ospitavano 896 alunni. I sopravvissuti (in 40 sono stati travolti dall?onda), saranno distribuiti nelle 35 classi semipermanenti messe a disposizione da Intersos.
Una barca per cinque
Lasciato lo Sri Lanka, Un aiuto trasparente fa rotta prima in India e poi in Indonesia (Paesi esclusi dai fondi amministrati dalla Protezione civile). Per conto del Cesvi, Leonardo Niccolai si occuperà di supervisionare la riparazione di 20 imbarcazioni a motore per i pescatori del taluk (distretto amministrativo che comprende 10 villaggi, ndr) di Tarancambadi nel Tamil Nadu, in India. «Ogni imbarcazione», spiega Niccolai, «dà da mangiare a cinque famiglie. In questa area, su 2mila barche non se ne è salvata nemmeno una. Per lo più si tratta di imbarcazioni in legno spinte da motori Suzuki, Yamaha o Lambadini (una marca locale) da 7 o 9 cavalli. Ogni riparazione può arrivare a costare fino a 370 euro». Quanto alla tempistica, «a seconda del danno servono dai 2 ai 5 giorni per imbarcazione».
Cbm Italia – Missioni cristiane per i ciechi del mondo, invece, ha destinato i 5mila euro raccolti da Vita, al distretto di Cuddalore, sempre nel Tamil Nadu. Il responsabile progetti per l?Asia, Rolf Mueggenburg annuncia che «questi fondi serviranno a supportare economicamente, adottare si potrebbe dire, otto operatori che si occuperanno di assistenza psicologica post traumatica della popolazione». «Non possiamo dimenticare», continua Mueggenburg, «che il terremoto si è prodotto, oltre che nei luoghi ,anche nell?anima. Molti dei bambini fra i 5 e gli 11 anni sono infatti vittime di disturbi psicologici». Ogni operatore in media assiste circa 600 persone.
Sempre nel Tamil Nadu c?è Veronica Lattuada, responsabile India del Ciai. In questo caso, però, siamo a Pondicerry, dove l?associazione gestisce due corsi di formazione per 200 ragazzi. Il primo rivolto a esperti informatici per la gestione della contabilità delle imprese, il secondo consente di ottenere un certificato in design, taglio, cucito e ricamo «che permetterà ai ragazzi di ricevere prestiti dalle banche per creare centri di produzione e cooperative di sarti», come rivela Veronica Lattuada. «I 5mila euro di Vita serviranno al mantenimento del vitto e dell?alloggio di 30 di questi giovani».
Educazione a Sumatra
Il tour di Un aiuto trasparente si conclude a Banda Aceh, nell?isola di Sumatra in Indonesia, dove l?ong Save the Children impegnerà i ?suoi? 5mila euro nel budget del piano di educazione post tsunami che prevede la ricostruzione di scuole, la formazione di insegnanti e amministratori scolastici, oltre alla creazione di centri e attività per i bambini in età prescolare e la costruzione di aree di gioco sicure.
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