Formazione

Onu: Messico difende voto contro Cuba

Derbez, ministro degli esteri messicano è stato accusato di subordinazione agli Usa. In gioco la presidenza dell'Osa

di Redazione

Il governo messicano ha difeso il proprio voto contro Cuba alla Commissione Onu per i diritti umani di Ginevra ed ha replicato alle accuse dell’Avana sostenendo di non aver votato in cambio dell’appoggio degli Stati Uniti al candidato messicano alla guida dell’Organizzazione degli Stati americani (Osa). Il ministro degli Esteri messicano, Luis Ernesto Derbez, ha detto che il voto del Messico a Ginevra e’ ”in accordo con la politica di rispetto dei diritti umani del governo del presidente Vicente Fox”. Il 30 marzo scorso, il rappresentante in Messico dell’Alto commissariato Onu per i diritti umani, Anders Kompass, ha denunciato che ”la tortura e’ una pratica ancora diffusa” in Messico. Dopo il voto a Ginevra, il governo cubano ha accusato il Messico di ”aver tradito l’accordo preso negli ultimi incontri a livello ministeriale” di non votare la risoluzione statunitense contro Cuba. Derbez e’ il candidato messicano alla segreteria generale dell’Osa ed e’ sostenuto proprio dagli Stati Uniti. Lunedi’ scorso, c’e’ stato un equilibrio perfetto tra Derbez e l’altro candidato alla guida dell’Osa: Jose’ Miguel Insulza, ministro dell’Interno cileno, sostenuto all’Osa da Brasile, Argentina e i Paesi caraibici. Derbez e Insulza hanno ottenuto 17 voti ciascuno nelle cinque votazioni e pertanto l’Osa tornera’ a riunirsi il 2 maggio prossimo per eleggere il proprio segretario generale. Derbez ha ammesso che il voto del Messico a Ginevra ”potrebbe creare qualche frizione” con Cuba ma ha aggiunto di essere pronto ”a chiarire qualsiasi dubbio in merito” al governo di Fidel Castro.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA