Welfare

Clandestini: perchè Pisanu non risponde?

Amnesty International risponde all'accusa di pregiudizio nei confronti del governo riproponendo una serie di domande. Finora senza risposta

di Redazione

Non sono piaciute ad Amnesty International ( www.amnesty.it) le affermazioni di Giuseppe Pisanu, secondo il quale l’organizzazione impegnata per la tutela dei diritti umani esprime “posizioni pregiudiziali nei confronti del governo italiano in tema di immigrazione”. “Il ministro sbaglia a parlare di pregiudizio”, ha dichiarato Marco Bertotto, presidente della sezione italiana dell’associazione, “Quello di Amnesty International è un ‘post-giudizio’ basato sull’osservazione dello scarto esistente tra le norme del diritto internazionale in materia di rifugiati e la prassi ormai ricorrente delle autorità italiane di effettuare deportazioni di cittadini stranieri verso Paesi, come Libia ed Egitto, che notoriamente non rispettano i diritti umani e in particolare i diritti dei rifugiati’. Bertotto ha colto l’occasione per riproporre al ministro degli Interni “alcune domande alle quali non ha mai risposto, nonostante le numerose lettere e richieste di incontro rimaste fino ad oggi inascoltate. Perchè non viene reso pubblico il contenuto dell’intesa con la Libia, sulla base della quale stanno avvenendo le deportazioni? Perchè non risponde del fatto che i cittadini stranieri respinti in Libia non riceveranno un esame individuale delle domande di asilo, rischiano di essere detenuti arbitrariamente e in isolamento in campi con condizioni di vita estremamente misere e in cui l’Acnur non ha accesso? Come è possibile che in pochissimi giorni, come sarebbe accaduto a fine marzo, 559 cittadini stranieri vengano identificati e ricevano un decreto di respingimento individuale in una lingua a loro conosciuta, come prevedono le norme italiane? Come vengono garantiti l’accesso alle procedure di richiesta di asilo e la tutela legale dei cittadini stranieri trattenuti a Lampedusa e negli altri centri?”. “Se tutte le norme in materia di diritti umani sono rispettate”, ha concluso il presidente della Sezione Italiana, “allora invitiamo il ministro Pisanu a consentire l’ingresso ai Cpt ai ricercatori di Amnesty.”


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