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Immigrazione: Europarlamento censura Italia per Lampedusa

La plenaria del Parlamento europeo ha approvato sul filo di lana, con 51 voti a favore e 50 contrari, una risoluzione d'urgenza contro le espulsioni collettive degli immigrati irregolari a Lampedusa

di Paul Ricard

La plenaria del Parlamento europeo ha approvato sul filo di lana, con 51 voti a favore e 50 contrari, una risoluzione d’urgenza contro le espulsioni collettive degli immigrati irregolari a Lampedusa. Il testo di compromesso votato a Strasburgo è stato sottoscritto da liberaldemocratici (Adle), Socialisti (Pse), Comunisti (Gue) e Verdi, e osteggiato dal gruppo Ppe-Conservatori (di cui fa parte Forza Italia) e dal gruppo Uen (in cui siedono i deputati di An)., La risoluzione chiede alle autoritá italiane e a tutti gli Statimembri di “non effettuare espulsioni collettive delle persone in cerca di asilo e dei ‘migranti irregolari’ verso la Libia o altri paesi”, e di garantire che le domande d’asilo siano esaminate individualmente. Le espulsioni collettive, si osserva, costituiscono una violazione, da parte delle autoritá taliane, degli obblighi internazionali che impongono di assicurarsi che la vita delle persone rimpatriate non sia minacciata nei paesi d’origine. La Commissione europea è invitata a far cessare questa pratica, esigendo dall’Italia e dagli altri Stati membri che rispettino il diritto comunitario. Il testo ricorda la denuncia, da parte dell’Alto commissariato per i rifugiati Onu, dell’espulsione verso la Libia di 180 persone il 17 marzo scorso. E sottolinea le accuse di “mancanza di trasparenza da parte delle autoritá sia italiane che libiche”, lanciate dallo stesso Alto commissariato, che, si sottolinea, non è stato ammesso a entrare nel centro di raccolta di Lampedusa il 15 marzo scorso, mentre vi hanno avuto libero accesso i funzionari libici. Viene ricordata, inoltre, la richiesta di informazioni su Lampedusa che è stata indirizzata alle autoritá italiane dalla Corte europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo il 6 aprile scorso. La risoluzione esprime poi la “preoccupazione” del Parlamento “per il fato di centinaia di persone in cerca di asilo, che sono state respinte verso la Libia, visto che questo paese non ha ancora firmato al Convenzione di Ginevra sui Rifugiati, non ha un sistema di asilo funzionante, e non offre garanzie efficaci ai rifugiati”, che sono detenuti nei campi locali “in condizioni di vita deplorabili” o rimpatriati nei paesi d’origine “in condizioni che non ne garantiscono nè dignitá nè la sopravvivenza”. Dopo aver sottolineato che “è ncora segreto” il contenuto dell’accordo bilaterale Italia-Libia sulle riammissioni, si chiede di renderlo pubblico, si esprime ancora “preoccupazione” riguardo all'”assenza di una legislazione sul diritto d’asilo in Italia”. Alla Libia, gli eurodeputati chiedono, tra l’altro, di garantire l’accesso degli osservatori internazionali, la cessazione di espulsioni e arresti arbitrari di migranti e la ratifica della Convenzione di Ginevra sui rifugiati. La risoluzione si conclude con la richiesta di inviare una missione dell’Europarlamento al centro profughi di Lampedusa e nella stessa Libia, per “valutare l’ampiezza del problema e verificare la legittimitá delle azioni del governo italiano”.

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