Rifiuti: la Corte dei Conti denuncia disavanzi nella gestione dei servizi

Auspicabile una maggiore attenzione rivolta alla programmazione e al monitoraggio dell'attivit

di Redazione

Lo smaltimento dei rifiuti in Italia costa in media 300 lire al chilogrammo, ma potrebbe costare anche meno se i Comuni scegliessero la via della raccolta differenziata. E in piu’ i soldi versati dai cittadini spesso non bastano e i Comuni devono finanziare la raccolta con altre risorse.
La Corte dei Conti, nella relazione annuale al Parlamento sulle indagini di controllo su un campione di 21 Comuni dislocati in tutte le Regioni, segnala per lo smaltimento dei rifiuti una “netta prevalenza del conferimento in discarica senza recupero di materiali e di energia” che hanno un valore sul mercato. Ma non solo: vi e’ anche “una scarsa attenzione alla programmazione ed all’impiego di qualsiasi forma di monitoraggio per conoscere i risultati dell’attivita’ ed il livello di soddisfazione dell’utenza”.
Le entrate destinate al servizio provengono per circa il 90% dalla tassa sui rifiuti e non sono sufficienti a coprire le spese, per cui una parte viene finanziata con altre risorse dell’ente. “Si e’ avuto modo – si legge nella relazione – di rilevare disavanzi nella gestione del servizio che in cinque enti sono stati superiori al miliardo, una portata eccessiva, considerata la dimensione dei Comuni”.

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