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Banche credito cooperativo:prestiti ad hoc per i soci

Franco Caleffi: "La riforma del diritto societario ha ampliato la gamma degli strumenti finanziari. E la flessibilità"

di Redazione

Una soluzione al problema della sottocapitalizzazione delle coop sociali può venire dalla recente riforma del diritto societario che ha ampliato la gamma degli strumenti finanziari accessibili alle imprese cooperative e ne ha accresciuto la flessibilità. Penso, in particolare, a operazioni di venture capital o di private equity, a uno o più fondi chiusi settoriali e/o territoriali, per finanziare imprese che abbiano prospettive di crescita. Anche lo strumento dei ?prestiti ad hoc? ai soci si può rivelare utile. Sulle ragioni del capitale credo si debba essere chiari: il capitale delle imprese sociali va remunerato proprio per utilizzare una leva fondamentale dello sviluppo. Attraverso ciò ci si può attendere un consolidamento in termini organizzativi e, conseguentemente, un miglioramento della qualità dei servizi offerti. Le Bcc, nell?ambito del progetto Equal Creso insieme ad Aster-X e Asseforcamere, stanno definendo un modello di valutazione del merito di credito delle imprese sociali tenendo conto di elementi sia quantitativi che qualitativi. Le Bcc guardano alle coop sociali come soggetti complementari e affini alla propria azione sul territorio e l?esperienza dimostra che questa relazione ha successo. Penso che, una volta accettata l?idea di un nuovo rapporto tra cooperazione sociale e sistema del credito non sia opportuno fissare limiti alle sue possibili evoluzioni. Ma procederei con un approccio graduale, che parta da una cultura condivisa.


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