Volontariato

Volontariato. Un esercito in crescita

Alcuni numeri sull'esercito dei volontari

di Ettore Colombo

E’ un ”esercito” in crescita costante, per certi versi tumultuosa, quello del volontariato in Italia. Secondo gli ultimi dati Istat, che si riferiscono alle associazioni iscritte ai registri regionali del volontariato al 2001 (meno di un decimo del totale degli enti non profit esistenti, che sono circa 220 mila), il numero delle associazioni di volontariato e’ cresciuto in sei anni di quasi il 120%, passando dalle 8.343 presenti in Italia nel 1995 alle 18.293 del 2001. In crescita anche il numero degli italiani che si rivolgono alle organizzazioni: dai due milioni e mezzo di persone si e’ passati a cinque milioni e 800 mila. Sostenuta, anche, la crescita dei volontari che da quasi 492 mila nel ’95 sono diventati piu’ di 695 mila nel 2001. DOVE SONO – Il maggior numero delle organizzazioni di volontariato e’ nel Nordest, dove risiede il 32,8% del totale; seguono il Nordovest (28,7%), le regioni meridionali e le isole (19,7%) e il Centro (18,6%). Le regioni leader sono la Lombardia, la Toscana, l’Emilia Romagna e il Veneto. CHI SONO – Dal punto di vista professionale, piu’ della meta’ dei volontari ha un’occupazione (53,9%), il 27% e’ pensionato e il 19,1% e’ composto da casalinghe, studenti, disoccupati e persone in cerca di prima occupazione. La maggior parte dei volontari e’ di eta’ medio-alta: il 42% ha un’eta’ che oscilla tra 30 e 54 anni, il 23,5% ha tra 55 e 64 anni, il 12,7% ha piu’ di 64 anni, e solo il 21,8% ha meno di 29 anni. Quanto al livello di istruzione, solo l’11,9% ha una laurea, mentre la maggior parte (44,7%) ha un titolo di studio inferiore al diploma di scuola media superiore e il 43,4% ha un diploma di scuola media superiore. I SETTORI IN CUI OPERANO – Sono prevalentemente quelli della sanita’ (33,1%), dell’assistenza sociale (28,6%), della cultura e il tempo libero (14,9%), della protezione civile (9,8%). In cima alla lista dei servizi offerti dalle associazioni di volontariato figurano ”l’ascolto, il sostegno e l’assistenza morale” (20,4%) ex aequo con le donazioni di sangue, seguono le ”campagne di sensibilizzazione e informazione dell’opinione pubblica” (17,5%), la ricreazione e l’intrattenimento (16,9%), l’accompagnamento e inserimento sociale (16,3%), l’organizzazione di spettacoli (12,8%), le prestazioni di soccorso sanitario e trasporto malati (12,7%), l’assistenza domiciliare (10,5%) e la protezione civile (10,4%). Malati e traumatizzati sono i destinatari piu’ numerosi dell’attivita’ dei volontari (39,7%). I FINANZIAMENTI – Nel 2001, le organizzazioni di volontariato iscritte nei registri hanno avuto entrate globali per un miliardo 198 milioni di euro. Entrate provenienti prevalentemente da fonte privata per il 34,6% di esse, prevalentemente da fonte pubblica per il 33,7%, solo privata per il 24,9% e solo pubblica per il 6,3%. Lo 0,5% delle associazioni non ha avuto alcuna entrata.


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