Non profit

Legge 266: la rivolta del volontariato

La campagna della Consulta nazionale del Forum del Terzo Settore per impedire il “colpo di mano” del governo sulle risorse al volontariato. Ecco cosa sta succedendo e come mobilitarsi

di Benedetta Verrini

?Il Governo non cambi la legge sul Volontariato per Decreto e non ne limiti autonomia e risorse?: la Consulta nazionale del Volontariato del Forum del Terzo Settore ha avviato una vera e propria campagna per impedire il ?colpo di mano? del governo sulle risorse al volontariato, che un articolo inserito nel disegno di legge sulla competitività ha ?deviato? al Fondo nazionale per il servizio civile. Cosa è successo Il problema era stato ampiamente anticipato in un servizio su Vita all?indomani del via libera del ?pacchetto competitività?: dopo sette anni di attesa, di bozze riviste e corrette, di versioni condivise e non, la riforma della legge 266 è stata spaccata in due. Una parte ?di peso?, quella relativa ai fondi del volontariato e al rapporto tra Csv e Comitati di gestione, è finita nel ddl sulla competitività (all?articolo 17). L?altro pezzo, quello d?insieme, è stato presentato dal sottosegretario Grazia Sestini e ha avuto via libera il 18 marzo al Consiglio dei ministri. Tutto a posto, dunque? Per niente. Per chi aspettava da tempo la riforma, è stata una doccia fredda. «Siamo preoccupati sia sul metodo che sul merito», ha spiegato Luigi Bulleri, coordinatore della Consulta nazionale del volontariato del Forum del terzo settore. «Lo ?stralcio? non ci pare il modo migliore di mettere mano a una riforma che riguarda una parte così importante della società civile italiana, e che avrebbe richiesto un cammino partecipato e condiviso che coinvolgesse il mondo del volontariato e tutte le forze parlamentari». Il rischio è che solo il testo inglobato nella competitività riesca a diventare legge (perché, come hanno preannunciato sia il ministro Giovanardi sia il ministro Maroni, oltre che lo stesso premier Berlusconi, il disegno di legge sulla competitività avrà lo stesso ?sprint? del decreto, e sarà approvato contestualmente come maxiemendamento). Il disegno di legge Sestini rischia invece di navigare a vista e di non riuscire a giungere all?approvazione entro la fine della legislatura. Ma è soprattutto il discorso ?sul merito? a creare i maggiori motivi d?allarme: il disegno di legge sottrae il 50% dei fondi ai Csv, i Centri di servizio gestiti dal volontariato, e lo affida ai Comitati di gestione, dove il volontariato è in netta minoranza, per finanziare anche progetti di servizio civile. «Sia chiaro, noi siamo stati in prima linea per sostenere la nascita del servizio civile volontario», ha sottolineato Bulleri. «è uno strumento concreto di cittadinanza attiva e una risorsa indispensabile per la realizzazione di uno Stato sociale rispondente ai bisogni. Ma proprio perché è una priorità nazionale, esso deve essere finanziato da enti pubblici, non sottraendo le risorse al mondo del volontariato?. La Campagna A seguito dei recenti provvedimenti del Governo sulla riforma della legge 266/91 sul volontariato la Consulta nazionale del Volontariato presso il Forum Permanente del Terzo Settore (alla quale aderiscono ad oggi ActionAid International, ANPAS, ARCI, AUSER, AVIS, Cesiav, Comitato Nazionale per il Telefono Azzurro, Centro nazionale Volontariato, FederItalia, FOCSIV, Legambiente, Seniores Italia, ANTEAS, Confederazione Nazionale Misericordie d?Italia, insieme a Mo.V.I., Società di San Vincenzo de? Paoli, ANTEAS, UniTS, Associazione ONG Italiane, Coordinamento nazionale dei Centri di servizio per il volontariato) promuove una campagna nazionale a sostegno dei contenuti e delle richieste espressi nel documento ?Il Governo non cambi la legge sul Volontariato per Decreto e non ne limiti autonomia e risorse?. In modo particolare due sono le richieste fondamentali al Governo e al Parlamento: 1) Chiediamo, riprendendo quanto affermato a Roma nell?autoconvocazione del 20 aprile 2002 e nella IV Conferenza nazionale del Volontariato di Arezzo, un percorso parlamentare, partecipato e unitario per la riforma della legge. Un percorso che possa coinvolgere il volontariato e tutti suoi interlocutori come il terzo settore, le istituzioni, le fondazioni di origine bancaria, il mondo del profit, le forze politiche. 2) Chiediamo con determinazione che l?art. 17 del disegno di legge sulla competitività e sviluppo economico che riguarda una sola parte della legge 266/91 (Centri di Servizio) sia reinserito nel disegno di legge su tutta la riforma della legge sul volontariato, approvato dal Governo il 18 marzo 2005, come figurava nella proposta discussa nel novembre 2003 pubblicamente e nell?Osservatorio Nazionale del Volontariato. La Mobilitazione Chiediamo al mondo del volontariato italiano dalle più piccole alle più grandi organizzazioni, alle personalità e ai soggetti che lo sostengono e lo promuovono, ai suoi interlocutori di partecipare alla campagna sostenendo le richieste. Queste le modalità di partecipazione e gli eventi della campagna: 1) sottoscrivere e far sottoscrivere al più elevato numero di organizzazioni di volontariato, personalità e ai soggetti che lo sostengono e lo promuovono, il documento ?Il Governo non cambi la legge sul Volontariato per Decreto e non ne limiti autonomia e risorse? (disponibile su www.forumterzosettore.it) inviando l?elenco dei sottoscrittori e le copie delle sottoscrizioni alla segreteria della campagna. E? necessario che le sottoscrizioni arrivino quanto prima, possibilmente già entro entro l?11 aprile e comunque non oltre il 2 maggio 2005. 2) Invitare il più elevato numero di organizzazioni di volontariato, personalità e soggetti che lo sostengono e lo promuovono ad inviare un fax con la sintesi delle richieste (clicca per visualizzare il fax) del documento al Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi (fax 06/46993125), al Presidente Camera dei Deputati Pier Ferdinando Casini (fax 06/6781139) (dove è depositato il Disegno di legge), al Presidente del Consiglio dei Ministri on. Silvio Berlusconi (fax 06/66791131). Anche questo deve essere inviato quanto prima e possibilmente entro la metà di aprile 2005. 3) Realizzare a livello locale iniziative di diffusione della campagna anche con il coinvolgimento dei parlamentari locali. 4) Partecipare, almeno a livello dei presidenti e di delegazioni degli organismi nazionali, alla conferenza stampa organizzata dai promotori a sostegno della campagna per martedì 12 aprile 2005 a Roma, alle 11.30 nella sala Manzù del Centro Culturale Orobico in via di Pietra 70. 5) utilizzare gli eventi nazionali già organizzati nel mese di aprile sul tema del volontariato per riaffermare i contenuti della campagna come ad esempio il convegno nazionale del MoVI che si terrà a Fiuggi dal 23 al 25 aprile 2005. 6) partecipare al convegno-autoconvocazione del volontariato a Padova sabato 7 maggio alle 14.00 ? 18.30 all?interno della manifestazione Civitas, dove rilanciare una vera riforma della 266/91.

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