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Papa: Veltroni, quelle file segno di speranza

"Un grande segno di speranza Le file interminabili per rendere omaggio al papa" ha detto il sindaco di Roma

di Redazione

Le file interminabili per rendere omaggio al papa sono state “qualcosa di grande, molto grande” e “non c’era nulla di rituale”. Il sindaco di Roma Walter Veltroni, in un intervento su Repubblica, parla di Giovanni Paolo II e della marea umana che ha invaso la capitale per rendergli omaggio. “In quella folla – sottolinea – gli uni accanto agli altri, c’erano cattolici ma anche uomini e donne di altre fedi. C’erano credenti, ma anche non credenti”. Secondo Veltroni, “il punto è che in questo nostro tempo c’è in realtà una grande e diffusa domanda di senso. Ed è un fatto che al di là dei convincimenti personali e religiosi, Giovanni Paolo II è stata la voce che in questo passaggio di millennio si è elevata più di altre come possibile risposta a questa domanda”. Il papa, ricorda il sindaco di Roma, “non ha mai smesso di vedere nella guerra ‘un’avventura senza ritorno'”; ha sostenuto “la necessità di una globalizzazione della solidarietà”; ha esortato “i giovani a non farsi rapire dalle sirene dell’edonismo, della ricerca dell’immediato e del superficiale”. Infine, “anche nell’ultima fase del suo cammino una rande lezione è venuta in questa che rischia di essere sempre più la società dell’apparenza, dal suo mostrarsi nella sua debolezza di uomo fragile e malato”. Conclude Veltroni: “Quella fila, quella fatica e insieme quella sincerità del procedere, sono un grande segno di speranza”.

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