Mondo

Algeria: ucciso leader salafisti

Forze di sicurezza dell'Algeria tagliano le gambe all'ultimo gruppo terrorista algerino

di Joshua Massarenti

Un ?emiro del Gruppo salafita per la predicazione e il combattimento (Gspc, vicino ad Al Qaida) è stato ucciso in un?imboscata tesagli dalle forze di sicurezza nella foresta di Thamelaht, nella regione di Bouira, in Cabilia, 120 km a est di Algeri. Parecchi altri integralisti armati sono stati feriti, secondo il quotidiano Liberte che non indica quanti, né se siano stati catturati. L?emiro della ?falange el Houdà, Abdelmoumene Hacene, aveva 25 anni, ed era l?ultimo rimasto in vita di una famiglia di terroristi. La cellula, attiva soprattutto nella zona di Bouira, era stata creata nel 1994 dal padre, conosciuto con il nome di battaglia di el Hadj Tayeb, tra i primi a entrare in clandestinità dopo l?annullamento delle elezioni nel 1992, il cui primo turno era stato vinto dal Fronte islamico di salvezza. La falange ?el Houdà era allora affiliata al Gia, il più radicale dei gruppi integralisti armati che negli anni ?90 fecero strage di civili e poi si schierò con il Gspc dopo la nascita del gruppo scissionista legato ad Osama bin Laden, nel 1998. El Hadj Tayeb fu ucciso dalle forze di sicurezza nel 1995. Il comando venne assunto successivamente dai due figli maggiori, Brahim e Toufik, uccisi il primo nel 1996 e il secondo nel 2002, anno in cui Abdelmoumene prese il testimone promettendo di vendicare il padre e i fratelli e seminando il terrore nella regione: spedizioni punitive nei villaggi isolati, falsi posti di blocco, racket sui cittadini…il suo curriculum era molto corposo e avrebbe continuato a riempirsi se un ?pentitò non avesse messo i militari sulle sue tracce, permettendo l?imboscata in cui è stato eliminato.


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