Mondo

Proiezione di “Hotel Rwanda” nello stadio della capitale rwandese

Fischi e applausi di oltre 10mila spettatori per il film dedicato al genocidio rwandese e all'eroe hutu Paul Rusesabagina

di Joshua Massarenti

Dopo un’ora e mezza d’attesa per problemi tecnici, le luci si spengono nello stadio di Kigali e nell’oscurità risuona la voce dell’emittente radiofonica che, undici anni fa, fomentava i ruandesi di etnia hutu a uccidere i loro vicini di etnia tutsi. Le prime parole del presentatore, “quando mi chiedono perché odio i tutsi”, scatenano una risata nervosa fra i circa 10.000 spettatori accorsi ieri per assistere alla prima proiezione pubblica del film “Hotel Rwanda”. Il film girato dal regista americano Terry George è ispirato alla vita di Paul Rusesabagina, cittadino ruandese di etnia hutu, che durante il genocidio del 1994 accolse nell’albergo “Milles Collines” che dirigeva a Kigali 1.268 tutsi salvandoli da morte sicura. Rusesabagina non ha assistito alla proiezione, contrariamente a quanto annunciato dalla produzione, perchè “malato”, ma si è fatto rappresentare dalla moglie. “Mi ha ricordato molte cose – ha detto Anne, 46 anni, gli occhi arrossati dal pianto – mi ha ricordato la mia famiglia. Io c’ero. Ho trascorso un mese in quell’hotel, separata da mio marito e dai miei bambini. Hanno mostrato bene la natura umana. C’erano persone che volevano uccidere altre persone e altri che non volevano e hanno fatto bene a mostrarlo”. Il film è già stato proiettato domenica sera in un hotel di Kigali, alla presenza del presidente ruandese Paul Kagame e di “dignitari e personalità”. Gran parte dei ruandesi hanno invece già visto la pellicola su dvd. Durante la proiezione alla stadio, il pubblico ha fischiato davanti alle immagini dei machete che si rovesciano per terra dalle casse in cui erano contenuti e ha applaudito quando compaiono i soldati del Fronte patriottico ruandese (Fpr), le forze tutsi che misero fine al genocidio. Molti tra il pubblico hanno fatto raffronti tra “Hotel Rwanda” e “Sometimes in April”, un’altra pellicola sul genocidio ruandese del 1994, girato dal regista haitiano Raoul Peck, proiettato lo scorso gennaio allo stadio della capitale ruandese. “Come sopravvissuto, mi ritrovo più in questa pellicola che in quello di Raoul – ha detto Jean-Pierre – Hotel Rwanda mostra solo il genocidio. Sometimes in April mostra il genocidio come una tappa nella storia del Rwanda. E si occupa di più del ruolo della comunità internazionale che della sofferenza del popolo ruandese”.


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