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La regionalizzazione’ del Corpo Forestale il 1° gennaio 2002
Una nota di precisazione del Ministero della Funzione pubblica
di Redazione
Il DPCM sul trasferimento alle Regioni delle risorse in materia di agricoltura e foreste, emanato l’11 maggio scorso, e’ solo l’ultimo di una serie di ben 98 decreti, che hanno dato attuazione al cosiddetto
federalismo amministrativo, sulla base della legge delega n* 59 del 1997 e dei successivi decreti delegati, tra i quali il n* 143 del giugno 1997, in materia di agricoltura e foreste.
Lo ha precisato il Dipartimento della Funzione Pubblica secondo il quale la legge prevedeva che il DPCM di attuazione in materia di agricoltura e foreste fosse emanato entro la fine del 1997 (termine ovviamente non perentorio). Il Governo vi ha dunque provveduto con forte ritardo.
Il decreto e’ giunto al termine di una lunga procedura di consultazione, alla quale ha partecipato, con ripetuti pareri, anche il Ministro dell’Agricoltura. La Conferenza Unificata si e’ pronunciata nelle riunioni del 5 agosto 1999, del 10 febbraio 2000, del 6 luglio 2000. La
Commissione bicamerale per le riforme amministrative ha ricevuto lo schema di DPCM per il parere il 24 febbraio 2000: in base alle legge, essa aveva 45 giorni per esprimere il suo parere. Il DPCM riproduce esattamente i termini dell’intesa intervenuta tra Governo e Regioni in
una riunione alla Presidenza del Consiglio di vari mesi fa.
A quella riunione presero parte il Presidente Amato, i Ministri Loiero, Bassanini, Bordon e Pecoraro Scanio, i Presidenti Ghigo e Errani e il Commissario straordinario Pajno. L’intesa fu poi formalizzata in una successiva riunione della Conferenza Stato -Regioni. In ogni caso, il
DPCM prevede che la ”regionalizzazione” del Corpo Forestale operi solo dal 1* gennaio 2002. Cio’ consentira’ al Governo Berlusconi – se lo riterra’ – di correggere e anche di revocare il provvedimento, prima della sua attuazione.
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