Salute

Ensoli, contro l’Aids servono vaccino e prevenzione

L'intervento della ricercatrice dell'Istituto superiore di sanità che con il suo gruppo ha messo a punto il vaccino basato sulla proteina Tat

di Redazione

Contro l’Aids servono vaccino e prevenzione. Soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Ne è convinta Barbara Ensoli, la ricercatrice dell’istituto superiore di sanità che con il suo gruppo ha messo a punto il vaccino basato sulla proteina Tat. “Sicuramente l’Italia, così come gli altri paesi e le organizzazioni internazionali – ha rilevato – devono incrementare al massimo gli studi sul vaccino. Soprattutto in Africa vaccino e prevenzione, insieme a un’educazione capillare della popolazione, sono indispensabili per risolvere il problema”. Il lavoro da fare è ancora tantissimo, ma tutto procede positivamente per il vaccino italiano. All’inizio del 2002 la sperimentazione sull’uomo potrà prendere il via in Italia, a Roma (presso lo Spallanzani e il Policlinico Umberto I) e a Milano (al San Raffaele). Nel frattempo si prepara il terreno per la seconda fase della sperimentazione, in Africa. Qui sono in corso contatti con il Sudafrica e l’Uganda. “Le autorizzazioni sono già pronte – ha detto Barbara Ensoli – ed è in corso il trasferimento delle tecnologie necessarie per la sperimentazione”. Adesso in Africa si sta lavorando per ricostruire la mappa del virus e i primi risultati sono molto incoraggianti. Nonostante in Africa siano presenti ceppi del virus Hiv diversi da quelli presenti in Italia, Europa e Stati Uniti, ovunque è presente la proteina Tat, sulla quale si basa il vaccino italiano.


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