Mondo

Terri Schiavo: genitori si appellano alla Corte Suprema

Gli esperti dubitano comunque che l'ennesimo appello alla massima istanza federale possa sortire l'effetto sperato dal padre e dalla madre

di Gabriella Meroni

Bob e Mery Schindler, i genitori di Terri Schiavo, tentano il tutto per tutto: dopo che ieri sia la 11ma Corte Distrettuale di Atlanta sia il Senato della Florida avevano respinto i loro tentativi di far ripristinare, per via giudiziaria o legale, l’alimentazione e l’idratazione artificiale della 41enne figlia cerebrolesa, a tarda sera hanno sottoposto un estremo ricorso alla Corte Suprema degli Stati Uniti, chiedendo un provvedimento di emergenza con cui far riattivare i macchinari, staccati da venerdi’ scorso. Il tempo ormai stringe davvero, anche perche’ una volta cessata l’assistenza meccanica che permetteva di mantenere Terri in vita, la giovane e sfortunata donna puo’ sopravvivere alla mancata somministrazione delle soluzioni nutritive soltanto per un massimo di sette-dieci giorni: un termine che va avvicinandosi inesorabilmente alla scadenza. Gli esperti dubitano comunque che l’ennesimo appello alla massima istanza federale possa sortire l’effetto sperato dal padre e dalla madre di Terri; anche perche’ la stessa Corte Suprema si e’ gia’ pronunciata in senso a essi sfavorevole per ben quattro volte, due soltanto la settimana scorsa, quando addirittura si rifiuto’ di entrare nel merito della questione, respingendo ogni ipotesi d’intervento. Persino Bob Schindler appare in realta’ piu’ rassegnato di quanto l’ennesima mossa degli avvocati di famiglia potrebbe indurre a pensare: “Non credo asslutamente”, ha commentato, subito dopo il deposito del ricorso, “che le corti si riveleranno in qualche modo utili”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA