Mondo

Darfur: più peecekeeper dell’Unione Africana

L'organizzazione regionale sta pianificando di aumentare il numero (da 3mila a 6mila unità) dei militari della forza di peacekeeping in Darfur

di Paolo Manzo

L’Unione Africana sta pianificando il raddoppio dei militari della forza di peacekeeping in Darfur (oggi tremila unità). La decisione di un così imponente incremento di risorse viene dopo che le Nazioni Unite hanno chiesto alla comunita’ internazionale di intervenire nella regione del Sudan per rispondere alla crescente necessita’ di sicurezza. Soprattutto dopo che, recentemente, tutti i volontari internazionali dell’Onu sono stati fatti evacuare, in quanto minacciati di rappresaglie dalle milizie arabe. Secondo i responsabili dell’Unione, in breve bisognerà dislocare in Darfur seimila soldati. Così da quest’oggi sono in corso colloqui per “recuperare” altri militari. In particolar modo l’Unione africana e l’Onu stanno puntando su Congo e Costa d’Avorio. Anche la comunità internazionale dovrà intervenire, fornendo appoggio logistico e finanziario alle forze in campo. Infatti la missione, a oggi, costa circa 300 milioni di dollari all’anno e l’Unione africana non dispone di un’autonomia finanziaria tale da far fronte a nuovi impegni.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.